mercoledì 15 giugno 2011

Ufo a Bussolengo, Verona, l'avvistamento

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA
Domenica 12 Giugno 2011 PROVINCIA Pagina 30

PESCHIERA. Massimo Zuccotti, ex militare dell'Aeronautica: «Non penso ad E.T. ma per quanto ne so nulla spiega gli oggetti che abbiamo visto»

Quei tre puntini? «Un volo degli Ufo»

Una ragazzina fotografa strane luci nel cielo, notate dal pubblico che assisteva a uno spettacolo e da alcuni cittadini di Bussolengo

Guardando il cielo del Garda dall'alto del monte Baldo o dalla piazza di Peschiera il risultato non cambia: Angelica Zuccotti punta l'obiettivo e riesce a scattare la fotografia agli...Ufo. Rischia di avere un futuro da «paparazzo dei cieli notturni» la bimba di Peschiera che, venerdi notte, è riuscita di nuovo ad immortalare nel blu scuro gardesano tre oggetti volanti non identificati, assai luminosi e che hanno «stazionato» per un po' sopra le teste degli abitanti di Peschiera.
L'avvistamento è avvenuto verso le 22 anche nella zona di Bussolengo, non distante in linea d'aria da Peschiera, dove altre persone avrebbero visto i tre oggetti luminosi spostarsi in «formazione a triangolo» nel cielo. Nel settembre scorso, la bimba di 13 anni, figlia di Massimo Zuccotti, dipendente del parco divertimenti di Gardaland, ex graduato del 3° Stormo di Villafranca e da oltre 20 anni vicino all'Aeronautica Militare Italiana, era riuscita a «beccare un Ufo o comunque un suo parente prossimo», come ironizza ma non troppo lei stessa, mentre era in gita sul Baldo con mamma, papà e il fratellino Pietro. Macchina fotografica digitale sempre a portata di mano, la piccola aveva scattato diverse foto a un disco rosso immobile per una decina di minuti nelle acque antistanti Malcesine.
Stavolta la scena s'è ripetuta a Peschiera dove Angelica, assieme ad almeno un centinaio di altre persone, stava assistendo a una rappresentazione all'aperto. «I tre dischi volanti», raccontato ancora eccitata, «si spostavano ad alta quota sopra le nostre teste. Io ho subito preso la macchina fotografica per avere un ricordo dei miei silenziosi „amici‰ luminosi, ritrovati del cielo di Peschiera», sorride.
La cosa, stavolta, è stata però notata anche da moltissimi altri al punto che, a Porta Verona dov'era in corso lo spettacolo «Pino e gli anticorpi», lo spettacolo s'è addirittura «fermato» per un qualche istante, tutti con gli occhi all'insù in un silenzio palpabile.
«La formazione era perfetta, luminosissima», aggiunge Massimo Zuccotti, «i tre dischi transitavano senza le sbavature tipiche dei motori a reazione. A quanto ne so io non era in corso nessuna esercitazione. Le sfere rosso-fuoco», ha poi proseguito, «facevano pochi movimenti nel cielo, incompatibili con qualsiasi velivolo noto, aereo civile, militare o altro che esista». E se a dirlo è un ex militare c'è da credere che qualcosa di difficilmente decifrabile ci sia, a meno che non esistano prototipi di velivoli militari sconosciuti di cui nessuno può o vuole parlare. «Io non sto pensando che ci fosse E.T. sull'astronave», scherza Zuccotti, «ma semplicemente evidenziando come, ancora una volta, sui cieli del Garda ci fossero oggetti volanti non identificati nè identificabili». Tre Ufo,nel senso letterale del termine: unidentified flying object.
Il Garda, in passato, è stato teatro di molti avvistamenti di presunto carattere «ufologico», specie in estate. Evidentemente anche ai parenti più stretti di E.T. il lago piace.



SCHEDA (approfondimento)
Luci ovunque dalla Bassa a Gardaland

L'estate 2009 è ricordata sulle sponde del Garda oltre che per il gran caldo anche per il rilevante numero di avvistamenti di Ufo, intesi come Unidentified flying object, oggetti non identificati. Dopo gli episodi di Camacici, nella Bassa, se n'erano visti a Lazise, quindi a Gardaland, in luglio. Il Parco aveva assicurato:«Abbiamo fatto una verifica e non si tratta dei nostri laser usati per lo spettacolo serale».
Le tante segnalazioni non stupivano gli studiosi del Cav, il Circolo astrofili veronesi, in particolare Flavio Castellani, direttore tecnico dell'Osservatorio astronomico del Baldo. Il quale, senza esprimere giudizi forniva un «vademecum» di tutto quanto può ingannare. «All'Osservatorio tre telecamere riprendono il cielo notturno e abbiamo ripreso decine di migliaia di meteore, aerei, satelliti, elicotteri e stormi di uccelli. Mai oggetti non identificabili». Agosto è il mese «caldo»: «Lo sciame delle Perseidi è al massimo». Sono le meteore, le «lacrime di San Lorenzo». «Non cadono solo intorno al 10, ma si vedono in tutta la prima metà del mese con altri sciami minori».

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