mercoledì 30 marzo 2011

Tradizioni nel calendario contadino, una presentazione a Sermide (MN)

Giovedì 31 marzo 2011 - ore 15,30

A Sermide (MN), nella suggestiva Sala "Teleferica" in riva al Po, Alberto Guidorzi presenta il suo ultimo libro, "Tradizioni nel calendario contadino".
Con l'autore è presente Zena Roncada, autrice della prefazione, e l'Assessore alla Cultura Renzo Bertazzoni.


Alberto Guidorzi
TRADIZIONI NEL CALENDARIO CONTADINO
prezzo: 18,00 Euro
pagine: 366
ISBN: 978-88-7495-385-1
Editore Sometti (www.sometti.it)


Questo libro nasce dal desiderio di raccontare per iscritto la svolta epocale vissuta nel mondo agricolo dalla generazione nata durante la guerra; è il racconto di come la gente contadina sia riuscita a superare tale cambiamento. Questa é l’ultima generazione che lo può fare, avendolo vissuto, e che può testimoniare come da un modo di vivere durato millenni, in poco tempo si sia passati alla nascita di un nuovo mondo completamente diverso, che ha dato certamente più risorse, ma ha sradicato molti individui dai luoghi dei loro antenati.
«Tradizioni nel calendario contadino» ripercorre, in estrema sintesi, l’ancoraggio astrale del calendario, la sua storia, la sua importanza anche in epoche e civiltà diverse dalla nostra. Si parla inoltre del calendario liturgico perchè era questo che scandiva il vivere in campagna, la religiosità popolare fatta anche di agganci storici che affondano nel paganesimo; i proverbi legati alla campagna, ai santi e alle feste, le tradizioni ancestrali, le credenze, le superstizioni, il tramandare orale.
Si tratta di un'opera originale nel suo genere, perché l'immaginario popolare viene raccolto attraverso la lettura del calendario - il lunario, appunto - e delle stagioni.
Un'ulteriore nota di pregio è data dalle illustrazioni ad hoc di Vittorio Bustaffa, artista ormai di livello internazionale che ha prestato la sua matita per impreziosire la pubblicazione.
Il libro è di circa 370 pagine, nel formato di cm 17 x 24, ed è suddiviso in tre parti:
la prima, "Riferimenti astronomici e astrologici", descrive il sole e i pianeti, i movimenti della terra, la luna e le sue fasi, la sfera celeste e le costellazioni.
La seconda, "Storia del calendario", ne descrive l'evoluzione: dalle origini nelle antiche civiltà, alla definizione delle suddivisioni, fino ad arrivare al nostro ed altri calendari in uso.
Ad ogni mese dell'anno è dedicata una sezione ad hoc, con tutte le tradizioni legate a date particolari che vengono spiegate e raccontate per capirne l'origine.
La terza ed ultima parte riguarda il calendario liturgico e tradizioni popolari: ad ogni mese dell'anno è dedicata una sezione ad hoc, con tutte le tradizioni e consuetudini legate a date particolari, che vengono spiegate e raccontate per capirne l'origine e l'evoluzione.

Misteri e leggende del Garda a Caprino Veronese

Venerdì 15 aprile 2011 alle 20,30 l’Istituzione Biblioteca-Museo "Giovanni Arduino" di Caprino Veronese ospita la giornalista Simona Cremonini, autrice di “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda”.

Proposto in vendita tramite il sito www.leggendedelgarda.com, il libro è una vera e propria guida su storia, tradizioni e racconti magici, spaventosi, insoliti, curiosi, misteriosi che interessano o hanno interessato in passato l’area gardesana. “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda” permette di intraprendere un inconsueto ma completo giro turistico intorno al lago ed è realizzato con brevi schede di testo e foto utilizzando la vetrina per scrittori www.lulu.com, che consente di pubblicare il proprio libro a zero spese e dà la possibilità di cercare di conquistare il grande pubblico con il passaparola (come d’altronde fanno le migliori leggende).

Simona Cremonini, scrittrice di narrativa, giornalista, copywriter professionista, appassionata di folklore, vive vicino a Mantova ma ha trascorso le estati dell'infanzia a Manerba del Garda: per questo ha dedicato al lago il saggio, tuttora in cerca di un editore.

La serata si terrà presso la Sala dei Sogni, presso il Museo, in Palazzo Carlotti, sede municipale.

Per contatti: info@leggendedelgarda.com - 339 5864651.

martedì 29 marzo 2011

Il rogo della vecia a Manerba del Garda

L' Assessorato alla Cultura del Comune di Manerba del Garda e il gruppo Amici
di San Bernardo La invita a partecipare al Rogo della Vecchia , che si svolgerà
giovedì 31 marzo 2011



Programma:

ore 19.30 partenza del carro della Vecchia da Balbiana con destinazione
Montinelle passando da Solarolo;

ore 20.30 :condanna e rogo della vecchia mel parcheggio sottostante Piazza San
Bernardo.

Seguirà un piccolo rinfresco nella sede degli amici di San Bernardo.



Si prega di diffondere l’iniziativa.

Cordiali saluti.


Ufficio Cultura
Cristina Benedetti

giovedì 24 marzo 2011

Il registro dei gatti scomparsi

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA

Mercoledì 23 Marzo 2011 PROVINCIA Pagina 32

LEGNAGO - CEREA. L'associazione ceretana «Villa Viola delle Gatte» ha istituito un registro per annotare le sparizioni


Decine di gatti spariti da casa?
C'è il «Chi l'ha visto» dei felini


Le denunce dei proprietari dei mici scomparsi verranno inoltrate alle forze dell'ordine Gli animalisti temono che i gattini vengano rapiti per essere cucinati o per riti esoterici

Sarà una sorta di «Chi l'ha visto» in chiave felina ad occuparsi delle decine di gatti domestici scomparsi negli ultimi mesi in tutta la Bassa. Mentre si sommano le denunce da parte dei proprietari di soriani, persiani e meticci che non sanno più che fine hanno fatto le loro bestiole, «Villa Viola delle Gatte» - un'associazione culturale sorta nei primi mesi del 2009 in via Vittorio Emanuele II a Cerea su iniziativa di Fiammetta Rettondini e di suo marito Mauro Capellari, che spazia dagli eventi artistici alle attività ludico-didattiche ai progetti a salvaguardia dell'ambiente e degli animali - ha istituito un apposito «Registro delle scomparse» dove verranno annotati, con tanto di data della sparizione, razza ed indiri! zzo del padrone, i gatti che di punto in bianco non sono più rincasati.

«Questa iniziativa», spiega Capellari, che nella sua abitazione ospita ben 19 gatti, «ci è stata suggerita dalle numerose segnalazioni che abbiamo raccolto informalmente nell'ultimo anno e mezzo da parte di proprietari disperati per l'improvvisa scomparsa del proprio gatto. Basti pensare che, solo tra Legnago e Cerea, nel giro pochi mesi sono svaniti nel nulla una quindicina di felini, molti dei quali indossavano una medaglietta con recapito telefonico». Di fronte ad un allarme senza precedenti, che sta alimentando timori e proteste, è nata perciò l'idea di realizzare un censimento. «Con l'intento», informa Capellari, «di fornire poi alle forze dell'ordine una serie di informazioni circostanziate affinchè adottino le misure necessarie a contrastare questo strano fenomeno dietro al quale potrebbero celarsi anche pratiche ignobili.

Tutto l! ascia infatti presagire che l'anomala catena di sparizioni non! sia frutto dell'ennesimo «killer dei gatti» visto che non sono stati rinvenuti in giro nè bocconi avvelenati, nè gabbie-trappola nè tanto meno i corpi senza vita dei mici spariti. «La nostra maggiore preoccupazione, anche se solo a dirlo fa male», confida Capellari, vice presidente del sodalizio arrivato a contare una trentina di iscritti, «è che i gatti vengano rapiti per essere mangiati come succedeva in passato in tempo di carestia quando non si sapeva cosa mettere in tavola». Un sospetto condiviso anche da Mariella Zamperlin, vice presidente della Lega nazionale per la difesa del cane di Legnago, che è subissata di denunce, specie da parte di proprietari di gatti di Villa Bartolomea e Vangadizza, al pari degli attivisti di «Villa Viola», che si possono contattare ai numeri 348.22.05.811 e 334.94.27.468.

«È l'unica spiegazione possibile», commenta l'animalista, «per giustificare que! sta situazione allarmante di cui nella Bassa non si avevano ricordi. Anche se, per la verità, non è l'unica ipotesi poichè si sta diffondendo la deprecabile abitudine di sacrificare i gatti per riti esoterici o come esche per addestrare i cani»© RIPRODUZIONE RISERVATA

La condanna non nasce in laboratorio

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA

Sabato 19 Marzo 2011 CRONACA Pagina 19

GIURISPRUDENZA. Con Adonella Presutti


Scienza e crimini,
la condanna non nasce in laboratorio

Il giudice deve trovare riscontri

Sfatare la convinzione comune che la sorte dei processi si decida nei laboratori. É quello che hanno cercato di fare i relatori della conferenza «Scienza e processo penale: la prova genetica» che si è svolto alla facoltà di Giurisprudenza nell'ambito di Infinitamente. Il giornalista Alessio Corazza ha moderato l'incontro con Adonella Presutti, ordinario di diritto processuale all'ateneo scaligero, Vincenzo Santoro, presidente della sezione penale militare di Verona e Giuseppe Sartori, ordinario di neuroscienze cognitive all'università di Padova.

«Molto spesso si considerano le prove scientifiche uno strumento per eliminare l'errore del giudice e arrivare a quella perfezione che, errando, si cerca nella giurisprudenza», ha detto Stefano Troiano, preside della facoltà di Giurisprudenza nell'introdurre l'incontro. Dello stesso avviso la Presutti che ha infatti e! sordito sostenendo che «i processi non si decidono in laboratorio» e ha aggiunto: «É noto che l'evoluzione scientifica ha portato strumenti che hanno migliorato le indagini, l'ausilio della scienza è importante e irrinunciabile, sia per trovare i colpevoli sia per rimuovere una condanna ingiustamente inflitta, ma le prove scientifiche non sono un dato risolutivo nell'ambito di un processo, hanno valore puramente indiziario e l'obbligo del giudice è sempre quello di trovare dei riscontri». Un punto chiarito da Santoro rivendicando la centralità del giudice nella ricostruzione dei fatti sulla base di tutte le prove a sua disposizione. Ma ha anche sottolineato la necessità per i magistrati di potersi fidare dei periti e ha per questo proposto una sorta di bollino blu degli scienziati.

Ad ampliare il dibattito dal semplice uso del Dna come prova scientifica alla base di una sentenza di condanna o assoluzione di un reato, ad altri! aspetti scientifici ci ha pensato Sartori portando l'esempio ! che l'ha visto coinvolto in una perizia in appello sulla seminfermità dell'imputato. Un caso che fece il giro del mondo perché giudicato la scoperta di una sorta di «gene dell'assassino» che in quel particolare caso avvalorava la seminfermità.

La questione era in realtà più complessa e, come ha chiarito lo stesso Sartori, fu poi il giudice a stabilire il valore della prova scientifica al fine della sentenza. Insomma, la scienza governata dall'uomo e non l'uomo governato dalla scienza. Soprattutto nelle aule dei tribunali. G.COZ.

domenica 20 marzo 2011

Roma, sarà distrutta da un terremoto il prossimo 11 maggio 2011

Roma verrà distrutta il prossimo 11 maggio, la leggenda metropolitana impazza sul web
Sta facendo il giro di migliaia di siti Web la notizia secondo la quale il prossimo 11 maggio Roma sarà colpita da un violento terremoto che la distruggerà.
Redazione ChannelCity
Pubblicato il: 20/03/2011 nella categoria News.


Dopo il violento terremoto che ha colpito il Giappone, si è rapidamente diffusa sul Web la notizia secondo la quale il prossimo 11 maggio un sisma devastante distruggerà la città di Roma.
Sembra in realtà che tutto derivi da una predizione attribuita all'astronomo Raffaele Bendandi, morto nel 1979. Tuttavia, l'associazione che custodisce i documenti scritti da Bendandi ha smentito più volte la notizia.
Paola Lagorio, presidente dell'associazione, ha così dichiarato: "Le notizie su un presunto terremoto previsto per il prossimo 11 maggio 2011 a Roma sono destituite di ogni fondamento".
In effetti, nei documenti relativi al 2011 non vi sarebbe alcun riferimento a luoghi o date precise.
Si tratta probabilmente dell'ennesima "bufala" speculativa circolante sul web, anche se sicuramente il dramma avvenuto in Giappone ha ravvivato la psicosi.

http://www.channelcity.it/news/11755/roma-verra-distrutta-il-prossimo-11-maggio-la-leggenda-metropolitana-impazza-sul-web.html