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sabato 27 ottobre 2012

Da Frankenstein al Golem, racconti sull'uomo ricostruito

Nella magica serata di Ognissanti, l’appuntamento alla Feltrinelli di Verona alle 18,00 è con il brivido e il mistero. Travestimenti, trucchi e macabra allegria per la presentazione dell’antologia "Storie di gente a pezzi, itinerario in ventisei tappe da Frankenstein ai cyborg" (Delmiglio Editore). 

Letture a cura di Stefano Paiusco, accompagnamento musicale di Federico Fuggini, interventi magici di Mosieur En.P col suo magico mondo.

Durante il pomeriggio, coloro che acquisteranno il libro avranno la possibilità di essere orribilmente truccati per l’occasione da professionisti del maquillage.

Sfilata di gente a pezzi, a cura di Sonia Creazioni.

Saranno presenti artisti di Cyrano Comics.

Invitiamo il pubblico a presentarsi all’incontro in maschera; al termine della serata verranno premiati i migliori travestimenti ispirati al tema di Frankenstein e dintorni. 

A seguire agghiacciante aperitivo a tema.


L’antologia “Storie di gente a pezzi” è quest’anno ispirata al tema dell’uomo (ri)costruito, dal Golem a Frankenstein fino ad arrivare ai cyborg, volume numero sette della collana “Quaderni Indaco” che Delmiglio Editore dedica a racconti e romanzi di genere ambientati per lo più in Veneto. 
Scrive Irene Incarico nella curatissima prefazione: “Il doppio dunque, fonte di inquietudine, di perversione, di amore e/o affettività, è destinato a seguire un percorso accidentato ma pur sempre diretto verso una forma di accettazione: digerito prima dai media e rivomitato poi sull’audience sotto forma di stereotipo e motivo ricorrente, finisce per entrare nell’immaginario comune, per popolare le pubblicità, i sogni erotici o i negozi di giocattoli o costumi di Halloween. Così come Pinocchio finisce per trasformarsi in bambino, alla stessa maniera l’uomo artificiale ha finito per tramutarsi quasi in un “beniamino” della tradizione.
Ma cosa succede quando il doppio non è un essere estraneo, ma un pezzo di noi? Quando l’altro non è una copia – più o meno esatta, più o meno spaventosa – ma piuttosto un tragico cambiamento, una guarigione misteriosa o, più positivisticamente, una specie di upgrade dell’originale?"



Le ventisei storie che compongono l’antologia sono state ordinate in capitoli, a seconda del genere al quale l’autore si è ispirato:

Pezzi scientificamente composti
Little Sallingtown – Alexia Bianchini 
Un errore fatale – Enrico Gregori
Gatti – Arnaldo Liberati
L’odore guida – Angelo Marenzana 
Obsolescenza – Elisa Podestà
Memoria quantizzata – Vittorio Rioda
Favola quantica per androidi – Nicola Ruffo

Orribili frammenti
Il talento di Mr Dippel – Danilo Arona
Sapone – Rossana Boni
Volontà di potenza – Enrico “Nebbioso” Martini
Non si può morire dentro – Rossana Massa 
Erikc – Martina Trevisan

Scampoli irriverenti
Un eulo a polpetta – Nicola Brusco
Re Cecconi – Federico Fuggini
Non ho ucciso Umberto Eco – Enrico Linaria

Brani tra mito e storia
La ricerca dell’umanità – Roberto Bonadimani
Mosaico umano – Giuliana Borghesani
Una notte da leggenda – Simona Cremonini
Numeri – Irene Incarico
Nekome – Filippo Tapparelli

Schegge noir
Uomini apezzi – Luca Ducceschi
Tasche – Maria Silvia Avanzato 
L’intervento – Emanuele Cassani
Ciò che ti appartiene – Enzo Macrì 
Due – Rosanna Mutinelli
Buon anno! – Paola Rambaldi


Ogni storia è preceduta da un’illustrazione ad opera di artisti del gruppo Cyrano Comics, e precisamente: Michele Avigo, Jacopo Bissoli, Loren Carpitella, Isabella Dalla Vedova, Elia Diliso, Hanieh Ghassabian, Enrico Giusti, Emanuele Mujelli, Mario Zara, oltre all’ottimo Roberto Bonadimani, in doppia veste di autore e illustratore.

Per informazioni: Delmiglio Editore, Stradone Arcidiacono pacifico, 12 – Verona
Tel. 045 6931457 – redazione@delmiglio.it - www.delmiglio.it





giovedì 11 ottobre 2012

Ognissanti a Verona con l'uomo ricostruito

Il 31 ottobre tradizionale lettura "fantastica" a Verona, quest'anno Delmiglio Editore presenta "Storie di gente a pezzi". Il tema è "L'uomo ricostruito".


L'Ermetico Errante, ottobre 2012


lunedì 21 novembre 2011

Terre terrazzate, tra agricoltura, mistero e scienza

L’Arena
venerdì 18 novembre 2011 – PROVINCIA – Pagina 31



FUMANE. Domenica a Breonio singolare incontro fra il mondo agricolo e quello della scienza, dedicato al paesaggio
Un´alleanza internazionale nel segno delle «marogne»



Dalla Valpolicella alla Cina, dalla Lessinia al Perù le «terre terrazzate» sono al centro di un´iniziativa che vuol valorizzare saperi e tradizioni contadine

I contadini? Sono i custodi di antichi saperi, senza i quali la scienza è nulla, conoscono i segreti della natura e della terra, e soprattutto le tecniche, come i terrazzamenti, che si trovano in Valpolicella come in Lessinia, in Liguria come in Cina o in Perù. Di qui l´idea di avvicinare i saperi e le capacità dei contadini alle conoscenze dei cittadini - scienziati in un simposio, che si terrà nella suggestiva cornice della chiesa diroccata di San Marziale a Breonio. L´appuntamento è domenica 20 novembre, dalle 9.30.
Organizzato dall´associazione Antica Terra Gentile, che riunisce 15 aziende di piccoli coltivatori biologici della montagna veronese, il simposio si intitola «I nove scalini della sapienza contadina». Scalini perchè i terrazzamenti, che da noi si chiamano «marogne», sono fatti a gradini. E nove sono i gradi della conoscenza alchemica per arrivare alla pietra filosofale. «È chiaro che qui non preten! diamo di arrivare a trasformare le pietre in oro», spiega Plinio Pancirolli, presidente del giornale «Compascuo di Antica Terra Gentile», «ma il percorso è quello della ricerca anche interiore, del confronto tra chi il sapere ce l´ha per esperienza diretta e chi studia, riconoscendo dignità al paesaggio agrario articolato in terrazzamenti, utili per la tutela del territorio».
Ma il simposio di domenica sarà anche l´occasione per presentare la sezione italiana dell´alleanza mondiale delle terre terrazzate. «Alleanza nata l´anno scorso in Cina, in una regione terrazzata da sempre», continua Pancirolli. «In seguito siamo stati invitati in provincia di Savona, dove era presente anche l´architetto Franco Alberti, del Dipartimento sviluppo urbanistico della Regione Veneto, per la costituzione della sezione italiana delle Terre Terrazzate. Nelle riunioni si è parlato sempre di architettura o antropologia. Mancavano però i contadini, i ! veri custodi dei saperi legati nel tempo alla loro terra». Or! a la lacuna è stata colmata.
Proprio nell´ultimo numero della rivista «Compascuo» c´è un articolo che parla dei terrazzamenti peruviani di Machu Picchu, di produzioni, caratteristiche e articolazione del paesaggio e la seconda riunione mondiale di Terre Terrazzate sarà appunto in Perù, nel 2013. Al simposio di domenica saranno ospiti l´architetto Donatella Murtas, che parlerà del significato di questa alleanza mondiale e dei suoi scopi; il contadino, presidente dell´Associazione Antica Terra Gentile, Giovanni Zivelonghi, che condividerà il sogno degli agricoltori della montagna veronese, e l´architetto Paolo Righetti, conoscitore dei segni lapidei e delle architetture del paesaggio montano scaligero. Il progetto è stato presentato ieri mattina in Provincia, davanti all´assessore alle politiche per l´Agricoltura Luigi Frigotto, il quale ha sottolineato che «l´agricoltura deve diventare un metodo di tutela e valoriz! zazione del territorio; la montagna è un ambiente fragile e i contadini ne sono consapevoli, per questo si stanno impegnando per proteggerla». Da salvaguardare ci sono anche la cultura e le tradizioni, per questo è nato il nuovo organismo creato da Unesco e Fao con la Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale Ramsar.

venerdì 7 gennaio 2011

Streghe e maghi in Romania, un rituale contro le tasse

NEL MIRINO IL PIANO CHE PREVEDE DI TASSARE LE ATTIVITÀ DELL'OCCULTO
Romania, la protesta di maghi e streghe malefici contro la riforma dei politici
Raduno in un luogo ignoto sul Danubio con pozioni ricavate da escrementi di gatto e cani morti

Un rituale delle streghe a Chitila (Ap)

ROMA - In Romania scatta la rivolta di maghi, streghe e fattucchiere. Hanno infatti annunciato che protesteranno alla loro maniera - con sortilegi, pozioni e riti malefici - contro piani del governo di tassare per la prima volta l'attività di astrologi, maghi, cartomanti e altri operatori dell'occulto o di campi affini. Lo riferisce una corrispondenza pubblicata sul sito del quotidiano britannico The Guardian che annuncia la singolare protesta contro il progetto fiscale del governo del presidente Traian Basescu la quale mira a ridurre l'evasione e far fronte alla recessione economica che attanaglia il paese.

RADUNO MISTERIOSO SUL DANUBIO - «Streghe» o comunque «maghe» da tutti gli angoli della Romania, riferisce il giornale, si raduneranno in un luogo imprecisato sulle rive del Danubio per lanciare le loro maledizioni contro i politici che approveranno il progetto di legge. «Una decina» di donne dedite alla stregoneria scaglieranno velenose piante di mandragora nel grande fiume «affinché il male li colga», ha precisato una di loro, Alisia, sottolineando che la nuova «legge è stupida: che c'è da tassare se a stento guadagniamo qualcosa?».

MALEFICI - La «regina delle streghe», Bratara Buzea, ha fatto sapere che guiderà un coro di colleghe intonando un maleficio accompagnato da una pozione ricavata da escrementi di gatto e un cane morto. La minaccia dovrebbe essere presa sul serio in una paese, come la Romania, che ha una lunga tradizione in fatto di superstizioni: Basescu e i suoi collaboratori notoriamente vestono di viola in determinati giorni per scacciare il malocchio. E quando Mircea Geoana, lo sfidante sconfitto da Basescu alle elezioni presidenziali del 2009, andò male in un dibattito televisivo, il suo entourage sostenne apertamente che il loro capo era stato vittima di un' «energia negativa» attivata da sostenitori del suo avversario. La legge in elaborazione punta a imporre un'aliquota del 16%, pari a quella dei normali lavoratori autonomi romeni, anche agli stregoni e ad altri operatori del settore ma sarà di difficile riscossione dato che i pagamenti a maghe ed astrologi di norma avvengono in contanti e sono relativamente bassi (tra i 20 e i 30 Lei a consulto, equivalenti a quattro-sette euro). La superstizione è stata a lungo tollerata dalla Chiesa ortodossa in Romania. E infine, ricorda il Guardian, il defunto dittatore comunista Nicolae Ceausescu e la moglie Elena avevano una loro «maga personale».


07 gennaio 2011


http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_07/romania-maghi-streghe_bc60cd66-1a44-11e0-91c1-00144f02aabc.shtml

giovedì 11 novembre 2010

L'alchimista di Molina

MOLINA. Oggi
«Spettacoli di mistero» con l'alchimia di Toni Galeno

Con la figura di Galeno, alchimista, Molina partecipa al festival dedicato ai luoghi leggendari e misteriosi del Veneto dal titolo «Veneto, spettacoli di mistero 2010». Ad organizzare l'evento, che si svolge oggi, è la Pro loco di Molina: in programma un'escursione alle 9 (info al 3280838129) in collaborazione con Camminaparco, associazione Ctg, fra gli antichi sentieri dell'alta valle di Fumane; alle 13 pranzo con pasta e fagioli e cotechino con pearà (11 euro) e visita guidata al mulino de Lorenzo e alla malga con dimostrazioni della macina del grano e della fabbricazione del formaggio. Il momento più atteso della giornata, carico di mistero, sarà alle 17,30 quando si svolgerà lo spettacolo itinerante per le vie e le corti di Molina a cura dell'associazione culturale Euphonia (nel caso di ca! ttivo tempo, nel teatro parrocchiale) sul «Libro segreto di Toni Galeno, alchimista».
Il vero nome di Toni Galeno era Antonio Rancani, di professione stagnino che viveva in una casa isolata. Benvoluto nella frazione, doveva il suo soprannome al medico e filosofo greco Galeno, grazie alla passione per preparati medicinali, unguenti e creme di erbe. Teneva un libro di ricette davanti al quale faceva strani riti. Morì misteriosamente nel 1940 e si racconta che, al momento di recitare il rosario davanti a casa sua, le candele sulla sua bara si spensero di colpo. G.G.


(L'Arena di Verona, 7 novembre 2010)

martedì 26 ottobre 2010

Il vampiro è nato donna? Conversazione a Ferrara

COMUNE DI FERRARA
CENTRO ETNOGRAFICO FERRARESE

IL VAMPIRO È NATO DONNA?
I non morti e le vamp dalla tradizione popolare alla letteratura di genere,
alle mode mediatiche.

Conversazione
alla Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara
28 ottobre 20010


COMUNICATO STAMPA


Halloween è alle porte e una chiassosa schiera di morti redivivi, di zombie e di vampiri dal canino ipertrofico invaderà le strade americane e pure le scuole e le discoteche italiane. Merito o colpa, a seconda dei punti di vista, della globalizzazione mediatica. In ogni caso i vampiri sono tornati di gran moda, le seducenti vampire da oltre un secolo giù di moda non sono mai andate. Forse perché il vampiro è nato donna?

Confrontando tradizioni popolari, recenti scoperte archeologiche, invenzioni letterarie e cinematografiche, e altri linguaggi popolari come illustrazioni e fumetti, Roberto Roda del Centro Etnografico intratterrà il pubblico sul fascino della donna vampira, giovedì 28 ottobre alle ore 16.30 a Ferrara presso la sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, in via Scienze 17, nell’ambito delle conversazioni etno-antropologiche del ciclo IL PRESENTE REMOTO.

Gli adolescenti e le giovano generazioni occidentali stravedono oggi per i vampiri letterari e cinematografici della saga di Twilight e le librerie presentano interi scaffali dedicate alle storie di nuovi e insoliti vampiri che l’industria del libro sforna ormai a getto indiavolato. I vampiri sono tornati in gran spolvero, incassano al botteghino e nelle librerie. Spesso lasciano anche buone prove di sè come nei romanzi di Anne Rice, o ne La città senza tempo di Enrique Moriel.
Sebbene le creature redivive e succhiasangue appartengono alle tradizioni leggendarie di differenti comunità umane, per tutti il Signore indiscusso dei vampiri rimane sempre lui, Dracula, che in realtà non appartiene a nessuna tradizione etnica essendo una riuscita invenzione letteraria della fine dell’Ottocento, che poi il cinema del Novecento ha trasformato in una icona popolare. Con Dracula, il vampiro si è ritrovato ad indossare gli abiti maschili del tombeur de femmes, di dandy della belle époque e la terra dei vampiri per antonomasia è diventata la Transilvania. Eppure le figure che nelle società antiche hanno caratteristiche vampiresche sono, di norma, figure femminili e persino uno dei più affascinanti vampiri del soprannaturale ottocentesco nasce donna: è Carmilla, l’inquietante creatura scaturita nel 1872 dalla fantasia di Sheridan Le Fanu, e poi diventata madre di una pletora di successive vampire dell’iconicità mass-mediatica.
Carmilla tuttavia non è transilvanica, ma di una regione europea non lontana dall’Italia, la Stiria, divisa fra Austria e Slovenia. Ed ecco allora che nel grande gioco dell’immaginario si aprono nuove strade che portano all’indietro verso la storica alchimista slovena Barbara di Celje, in avanti verso gli Stati Uniti e verso l’industria di Hollywood dove Theda Bara, star del muto, traformerà a partire dal 1915 la vampira in “Vamp”. La vamp di celluloide, la vampira metaforica distruttrice di maschi, abbandonerà così i lunghi canini per indossare gli abiti attillati e scollati della femme fatale, della dark lady idolatrata dal cinema noir e dalla letteratura poliziesca hard boiled resa celebre da Cain, Hammett, Chandler e Spillane. Ma Carmilla ha il merito di essere pure madrina dell’erotismo pop e psichedelico della cinematografia visionaria anni ‘60 e ‘70, quella firmata dalla Hammer Film e da registi come l’ispanico Jesus Franco e il transalpino Jean Rollin, che rivoluzionarono il genere. Persino sono debitrici a Carmilla le sexy succhiasangue dei fumetti sexy-horror, come Zora la vampira creata nel 1972 dallo scrittore Giuseppe Pederiali.
E proprio sul fumetto chiuderà la conversazione presentando un ospite d’eccezione, un superlativo disegnatore di fumetti (e di vampire): Nicola Mari.

L’ospite: Nicola Mari
Ferrarese ormai consacratosi a livello internazionale, Mari è oggi punta di diamante degli illustratori di Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo, prodotto dalla casa editrice Sergio Bonelli che da otre 20 anni rappresenta un fenomeno assolutamente unico della letteratura disegnata italiana.
Mari è diventato disegnatore professionista di fumetti alla fine degli anni ottanta dopo aver terminato gli studi artistici presso l’istituto Dosso Dossi di Ferrara. Il segno di Mari è facilmente riconoscibile, essenziale, moderno, a volte quasi geometrico, prevalentemente drammatico. Insieme a Germano Bonazzi, Roberto Zaghi e altri è partecipe di quel gruppo di autori che dai primi anni novanta hanno saputo imporre il nome di Ferrara all’attenzione dell’universo delle nuvole parlanti italiane, al punto da definire, idealmente, quella che in ambito editoriale nazionale viene oggi chiamata, e con ragione, “Scuola ferrarese del fumetto”

Al termine dell’incontro Nicola Mari sarà a disposizione del pubblico per dare spettacolo col suo disegno e per realizzare e firmare schizzi autografi.

Ferrara, 25 ottobre 2010.