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sabato 15 novembre 2014

Leggende dal Garda a Verona: oggi alla Libreria Minerva



Dal lago di Garda a Verona e ritorno... attraverso vie misteriose e sconosciute!


Si parlerà di streghe, fate e personaggi magici sabato 15 novembre alle 17,30 alla Libreria Minerva di Verona (corso Porta Nuova 86) con l'autrice Simona Cremonini, che presenterà i suoi quattro libri di narrativa e saggistica sulle leggende del lago di Garda, con i quali ha ripercorso e narrato in una nuova veste storie ormai perlopiù dimenticate.
L'evento è inserito nel calendario del festival Spettacoli di Mistero 2014.

Racconti del fantastico, storie di un passato dipinto di miti, misteri, aneddoti incredibili e fatati, sono il filo conduttore che lega, a doppia corsia, le leggende narrate dalla tradizione popolare dei paesi e delle colline attorno al lago di Garda e la narrativa di Simona Cremonini, giornalista e scrittrice che, sull’antico “Benaco”, ha una seconda casa sia personale sia letteraria.

Nel 2012 l'autrice ha pubblicato il saggio "Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda" e l'antologia "I racconti fantastici del Garda"; nel 2013 il saggio "Misteri morenici"; nel 2014 "Garda Doble", quattro storie sul tema del doppio ispirate a leggende e storie del lago di Garda.

Per info: www.leggendedelgarda.com - info@libreriaminerva.org - Tel. 045/8003089.

domenica 6 luglio 2014

Garda Doble, il Garda si fa doppio



Storie del “doppio”, rigorosamente gardesane, nel nuovo libro di Simona Cremonini



Quattro storie diverse, ambientate sul lago di Garda, ma con un unico filo conduttore: il “doppio”.
È uscito in questi giorni il nuovo libro di narrativa della scrittrice e giornalista Simona Cremonini, dal titolo “Garda Doble”: quattro doppi passi nel Fantastico Garda, ovvero quattro novelle di genere fantastico che prendono vita attorno al lago e da leggende locali evidenziando aspetti di ambientazioni o personaggi “doppi”.

“Il Giorno della Dea” narra di Acilia, aspirante vestale della dea Atena, che in epoca romana percorre il crinale della Rocca di Manerba per prendere parte a una cerimonia di consacrazione; lo stesso giorno, sempre il 4 agosto, vocato nei calendari antichi alla greca Atena divenuta Minerva per i romani, in tempi moderni la giovane Anna percorre lo stesso pendio, incrociando il proprio destino con quello dell’antica ma sua coetanea sacerdotessa.
In “Di sangue in sangue” si parla della strega Virginia, impegnata per l’amicizia che lega la sua genia alla dea Garda ad assistere una ninfa nel parto; ma stavolta a Lazise il destino dell’anguana Dora si incrocia con un antico patto stretto tra divinità e con la fame di sangue di Les Eguales, due spaventose gemelle di cui aveva narrato C.F. Wolff nelle sue cronache di leggende italiane.
È una storia moderna, ma con echi antichi, quella di Maurizio in “Al di là del lago”: il suo segreto, il fatto di avere una doppia vita tra la riviera bresciana e la costa veronese, sarà messo in pericolo dall’incontro con un individuo misterioso sul traghetto che lo porta da Maderno a Torri.
Infine in “Il destino in una profezia” a essere rievocata è la leggenda di Limone e Grineo, figli del dio delle acque dolci Benàco, rinarrata in un contesto più ampio che coinvolge non solo il lago e la sua mitologia ma anche la sibilla Manto e il loro nonno, il dio Nettuno.

Edito da PresentARTsì, "bottega di prodotti culturali" di Castiglione delle Stiviere, Garda Doble indaga il tema del “doppio” in tante accezioni, inserendolo di diritto in quello che l’autrice ha soprannominato il “Fantastico Garda”, quella dimensione fantastica del lago di Garda fatta di mitologia, paura e magia, da cui pesca ispirazione e ambientazioni.

Il libro è distribuito presso la libreria Mr Libro di Castiglione delle Stiviere e nelle altre librerie e punti vendita indicati sul sito www.leggendedelgarda.com, nonché sulla pagina facebook di PresentARTsì.

Editor, giornalista, autrice di narrativa e di articoli su folklore e leggende, Simona Cremonini vive e lavora tra Mantova e la seconda casa a Manerba del Garda; ha presentato racconti su e-book e pubblicazioni cartacee. È autrice di saggi su leggende e misteri del lago di Garda e delle colline moreniche e del libro di narrativa “(I) racconti fantastici del Garda” (PresentArtsì 2012). Piazzata in diversi concorsi letterari di genere, ha vinto l’edizione 2005 del Premio Akery, sezione horror, e la targa Isabella d’Este 2013 per la letteratura.

Per acquistare  i libri e per informazioni:

giovedì 17 gennaio 2013

Canti di fantasmi nel Palazzo del Diavolo


L'Arena
martedì 15 gennaio 2013 


SORGÀ. Il gruppo ufficiale di ricerca sul paranormale della trasmissione «Mistero» nell'edificio «dedicato» al diavolo

I ghostbuster sentono cantare
nei sotterranei del «Palazzon»

Il «Ghost Hunters Team» ha rilevato cori sacri e una forte attività elettromagnetica Il sensitivo in «stato di disagio»

Nei sotterranei del «Palazzon del diàolo» sono stati rilevati canti corali, simili ai canti gregoriani che si sentono cantare nelle chiese e una forte attività elettromagnetica. 
È questo il primo risultato delle ricerche effettuate sabato notte dal gruppo comasco «Ghost Hunters Team», gruppo ufficiale di ricerca sul paranormale della trasmissione televisiva «Mistero» di Italia 1, coordinato da Mirko Barbaglia. «Abbiamo iniziato le ricerche verso le 20,30 terminandole poco prima dell'una di notte, sia nei sotterranei sia nel sottotetto. Specialmente nei sotterranei abbiamo riscontrato una forte attività elettromagnetica di fatto inspiegabile non avendo riscontrato la presenza di fonti artificiali elettriche nel luogo», racconta Barbaglia.
Successivamente, il fonico Fulvio Caimi ha posizionato dei microfoni panoramici sull'anello sommitale del pozzo «rasadòr». 
«Da questi microfoni, attraverso le cuffie, si sono sentiti, per qualche tempo, dei canti corali, simili ai canti gregoriani che si sentono nelle chiese», continua il coordinatore del gruppo di ricerca. «Siamo subito usciti all'esterno del palazzo per verificare che non ci fossero magari una radio o altri apparecchi che emettessero quei canti. All'esterno, nell'oscurità, il silenzio più assoluto circondava il palazzo. Si tratta di suoni o rumori che le nostre orecchie non avrebbero potuto percepire facendo essi parte degli infrasuoni e degli intrasuoni». 
Per quanto riguarda invece le immagini registrate e le foto scattate con strumenti a raggi infrarossi e ultravioletti, «a una prima analisi superficiale, non abbiamo riscontrato alcuna figura», osserva il responsabile del gruppo Ght. «Le foto saranno comunque inviate a Torino dove un esperto del settore che ci coadiuva nelle ricerche, Alessandro Cercara, le analizzerà approfonditamente nei suoi laboratori e ci darà una risposta». Brabaglia sottolinea che tutti i partecipanti alle operazioni di ricerca, durante la registrazione dei canti e dei rumori con le apparecchiature, in contemporanea hanno percepito delle strane sensazioni. 
«Dall'inizio fino alle 22,30, provammo delle sensazioni assai strane che è difficile descrivere: uno stato di disagio confermato anche dal nostro sensitivo Daniele Piccirillo. Tutto è sparito quando anche gli apparecchi hanno smesso di registrare i fenomeni». 
Nel pomeriggio sono accorsi a Sorgà numerosi ragazzi e ragazze, giovanissimi, non solo del luogo ma provenienti anche dai paesi limitrofi, oltre a diversi adulti, per assistere alle operazioni di ricerca dei fantasmi, che si dice lo abitino. Per la cronaca l'unica presenza accertata e reale è quella del club «Amici dei Nomadi» che ha la sua sede al piano rialzato dell'edificio cinquecentesco. 
Le operazioni sono iniziate con il volteggiare in cielo di un piccolo «drone», munito di telecamere, per riprendere dall'alto la scena entro la quale si inserisce il «palazzon del diàolo» per introdurre il servizio televisivo incentrato appunto sulla ricerca dei fantasmi. 
È stata l'unica operazione cui la gente ha assistito, rimanendo alla fine delusa. La delusione è presto chiarita. Le ricerche con i rilievi strumentali per captare rumori dovevano essere eseguite dopo le 20, col calar delle tenebre, a porte chiuse. Questa scelta, se da un lato ha aumentato l'alone di mistero che circonda il luogo, dall'altro ha una spiegazione, diciamo così, pratica. 
«Non è che i fantasmi o le loro “voci” si manifestino solo durante le ore notturne com'è nell'immaginario collettivo», osserva Barbaglia. «Semplicemente dobbiamo operare a porte chiuse e di notte perché le interferenze di rumori esterni sono ridotte la minimo e si evitano così sovrapposizioni nelle registrazioni che potrebbero falsarle». 
Le operazioni tecniche per registrare suoni, presunte voci e rumori, sono state effettuate da Fulvio Caimi, di Milano, fonico di professione, collaboratore esterno del gruppo comasco che utilizza dei microfoni panoramici a bassa frequenza e tutto il materiale viene salvato su una multitraccia digitale. 
Caimi aggiunge che il tutto verrà poi analizzato con appositi filtri mettendo in rilievo le frequenze che possono contenere una voce o un rumore. Alla fine i rumori ed i suoni eventualmente percepiti saranno catalogati come Evp (Electronic voice presence). 
Alle ricerche ha partecipato anche un sensitivo, Daniele Piccirillo, per scoprire se ci sono fenomeni paranormali o di magnetismo. Tra gli strumenti usati anche telecamere a raggi infrarossi e macchine fotografiche a raggi ultravioletti per «immortale» eventuali figure di fantasmi non visibili dall'occhio umano. 



LE CREDENZE. Molte le versioni tramandate. In comune pianti e urla provenienti dall'edificio

Secondo la leggenda Belzebù
nel '600 abitava quelle stanze

Fu cacciato dal parroco che benedì la casa durante una festa satanica

Il tentativo di svelare i misteri della leggenda secolare sul «palazzon del diàolo», messo in atto, sabato notte, dal «Ghost Hunters Team», ha un precedente amalogo. 
Il 4 novembre 2012 il gruppo «Hespery Crew», effettuò delle ricerche i cui risultati si possono vedere in un breve filmato messo in rete. Ma perché si chiama palazzo del diavolo? E qui nasce la leggenda che il maestro Renzo Colombini, morto nel 1966, appassionato di chiromanzia, astrologia, filosofia, parapsicologia, ipnotismo, scrisse e pubblicò sui «Quaderni di vita veronese», nel 1949, una raccolta di leggende popolari della Bassa veronese. 
Si racconta infatti che nel '600 il palazzo fosse sprofondato dopo che il parroco dell'epoca, alla testa di una processione di fedeli oranti, si recò davanti al palazzo durante lo svolgimento di una festa satanica, cospargendolo di acqua santa, con la benedizione, per scacciare appunto il diavolo che, secondo la credenza popolare, lo abitava. L'operazione ebbe l'effetto sperato tanto che il palazzo addirittura sprofondò di un piano. I fantasmi che la gente credeva lo abitassero, i pianti, le urla che si diceva si sentissero di notte, avevano una giustificazione molto più banale, come la storia del pozzo «rasadòr» (tagliatore), un pozzo che si trova nei sotterranei, ora riempito di terra, sul cui fondo si diceva ci fossero delle lame che tagliavano a pezzi chi vi veniva gettato dentro. 
«Poiché il palazzo fu costruito per conto del mago De Bursis», spiega Giacomo Murari Dalla Corte Bra, «si racconta che i nemici del mago venissero uccisi gettandoli nel pozzo “rasadòr” che però non risulta avesse delle lame». Ma circola anche un'altra versione della leggenda, stavolta illustrata in un quadro naif. A «raccontarla» con il pennello un pensionato sorgarese, Olirco Bozzini, ex meccanico, pittore naif da oltre 40 anni, che nel lontano 1982 ritrasse, in un quadro, le fasi salienti della misteriosa storia popolare. 
«Con quel quadro vinsi anche un premio a un concorso per pittori naif ad Arona, sul lago Maggiore», ricorda con orgoglio. Sottolinea subito che la sua versione della leggenda si discosta da quella scritta dal maestro elementare Renzo Colombini. Infatti Bozzini ricorda che, da ragazzino, sentiva raccontare la storia del parroco di Sorgà dell'epoca, agli inizi del 1600, che decise di benedire il palazzo dei Conti Murari Dalla Corte Bra, che si diceva fosse abitato dal diavolo, perché ormai i suoi parrocchiani non andavano più in chiesa ma correvano a frotte nel palazzo dove Belzebù organizzava, evidentemente gratis, orge e riti satanici con vergini pulzelle che poi uccideva gettandole nel famoso pozzo “rasadòr" e prendersi le loro anime dannate. Nel dipinto di Bozzini si vede infatti il prete seguito non da una processione di uomini e donne oranti, come raccontato dal maestro Colombini, ma soltanto da due donne, e lui (il prete, ndr) che benedice il demonio con una croce e non con l'aspersorio. Inequivocabili si vedono i segni della vendetta luciferina: fulmini che colpiscono il campanile della vicina chiesa parrocchiale, distruggendolo, e il palazzo, che poi sarebbe sprofondato, dove si notano giovani fanciulle nude che tentano di entrarvi: chi dalla porta principale, chi usando addirittura delle scale a pioli per accedere ai piani superiori, tutte ansiose di partecipare alle orge sataniche. Insomma un assalto per entrare nel palazzo dei peccati e della lussuria sfrenata. Con questa nuova versione il mistero del “palazzon del dialo” continua. Un mistero avvolto nella leggenda che, dopo tutto, ai sorgaresi forse non dispiace che rimanga tale a meno che i risultati delle ricerche del “Ghost Hunters Team" non riescano a metterci, una volta per tutte, la parola fine. 
Ma, a quanto sembra, il mistero continua. LI.FO. 

domenica 13 gennaio 2013

La vecchia brucia in Piazza Bra a Verona


L'Arena
lunedì 07 gennaio 2013


FIAMME IN BRA. Le «falive» vanno verso Garda, grande folla in piazza ad ammirare l'antico rito propiziatorio di buone nuove

Il falò in Bra allontana
le negatività del 2012

Migliaia di persone davanti all'Arena. Il rogo accompagnato prima dai tamburi e poi dalle note del compositore Vangelis



Brucia, vecchia, brucia. Bruciano con te le preoccupazioni, le cose non dette, quelle fin troppo dette. Le aspettative disilluse, i dolori provati, le paure patite.
Scalda fuoco, scalda. Gli animi pietrificati dalla sofferenza, dai patimenti. E purifica, purifica dalle cattiverie, dalle malattie, da questa crisi che non lascia il nostro Paese.
Quanti pensieri sono volati in alto ieri pomeriggio alle 18, quando la pira costruita in piazza Bra ha preso fuoco. Prima la luce dei fuochi attorno a illuminare la scena, poi il castello, dato alle fiamme dal cuore, fino a lavare per decine di metri le fiamme. E il tepore delle fiamme a riscaldare le migliaia di persone arrivate in Bra per tradizione, per scaramanzia, perchè sì l'Epifania che «tutte le feste si porta via», si porti via con sè tutto quello che dell'anno appena passato non ci era proprio piaciuto.
Prima i tamburi, a ritmare quei guizzi rapidi, i crepitii, poi, quando le fiamme erano alte imponentissime e quasi spaventose, ecco partire la musica, (grazie ad Eventi) del grande compositore Vangelis con la colonna sonora del film «1492 la conquista del paradiso», che narra del viaggiatore Colombo verso le Americhe. Lui ha conquistato il nuovo mondo. A noi basterebbe migliorare quello in cui viviamo.
Un tempo erano campanacci, latte, trombe, ferri e catene, si faceva un rumore assordante per spaventare gli spiriti maligni che si aggiravano per i paesi e le campagne. Per cacciarli via per sempre, restituendo pace agli uomini. I cacciatori sparavano in aria tanti colpi di fucile, perché colpissero direttamente il cuore delle streghe, sperando di liberarsi una volta per tutte della loro presenza. Quando le fiamme avevano bruciato la cattiva Befana e si spegnevano lentamente, si diceva che, morta la crudele vecchia, da quel rogo rinascesse finalmente la Befana buona, portando un gran regalo per tutti.
Nel Medioevo, periodo ricco di racconti demoniaci e di magie, si dava molta importanza al periodo compreso tra il Natale e il 6 gennaio, un periodo di dodici notti dove la notte dell'Epifania è anche chiamata la «Dodicesima notte». È un periodo molto delicato e critico per il calendario popolare, è il periodo che viene subito dopo la seminagione; è un periodo, quindi, pieno di speranze e di aspettative per il raccolto futuro, da cui dipende la sopravvivenza nel nuovo anno. La festa della Befana ha origine da antichi elementi folclorici pre-cristiani, recepiti ed adattati dalla tradizione cristiana. In particolare questa figura è probabilmente da connettere a tradizioni agrarie pagane relative all'inizio dell'anno. In tal senso l'aspetto da vecchia sarebbe da mettere in relazione con l'anno trascorso, ormai pronto per essere bruciato per "rinascere" come anno nuovo.
Ieri sera le «falive» sono andate verso ovest, verso Garda.
«Se le falive va al garbin, parécia el caro pa 'ndare al mulin. Se le faìve va a matina, tol su el saco e va a farina. Se le faìve va a sera, la poenta impiega la caliera», recita un vecchissimo proverbio. Che sia per tutti un anno migliore. 

venerdì 16 novembre 2012

Culturando Speciale Mantova Magica



Il link di "Culturando TV" con la puntata su Mantova Magica:


Un diverso modo di vedere Mantova attraverso una lettura legata alla magia, all'esoterismo e all'astrologia.
Isabella d'Este , per esempio, aveva una vera passione per le erbe, i profumi, il potere della musica e l'astrologia. E parlando di astrologia è d'obbligo un riferimento al pubblico Orologio che fornì la possibilità ai cittadini di conoscere i momenti favoriti dalle stelle.
Ma a Mantova era presente anche la magia nera. Sotto le volte dell'Arengario si ha testimonianza della "caccia alle streghe" e delle torture inflitte pubblicamente a chi, si presumeva, avesse frequentazioni con il demonio. A Virgilio stesso si attribuiscono mirabolanti prodigi, imprese grandiose e talmente impossibili da risultare frutto di potenti incantamenti.
Inoltre la facciata e le fattezze della chiesa di S.Andrea celano matematiche proporzioni legate alla Kabbala ebraica.

martedì 31 luglio 2012

Leggende e fiabe, il Garda di Cremonini


Brescia Oggi del 25 luglio 2012 sulle due presentazioni della settimana scorsa




COLOMBARE E SALÒ. Doppio appuntamento 
Leggende e fiabe 
il Garda di Cremonini


Stasera al Primadonna Cafè, in via Todeschino 11, a Colombare di Sirmione, e sabato 28 alla Spiaggia Arcangeli di Salò la scrittrice Simona Cremonini presenterà il saggio «Leggende, curiosità e misteri del Lago di Garda» e l'antologia «Racconti fantastici del Garda», pubblicati entrambi per le edizioni «PresentArtSì».
«Leggende, curiosità e misteri del Lago di Garda» è una originale guida turistica ai luoghi misteriosi intorno al Benaco, con storie di streghe e maghi, toponomastiche curiose, fiabe antiche e leggende metropolitane, mostri di vario tipo, città fantasma sommerse, spiriti e fantasmi, folletti, fate e anguane appartenenti alla tradizione del lago, che vengono ripresi e recuperati dall´autrice portando il lettore intorno alle località che nel tempo li hanno ospitati e visti in azione. Insomma, un mix tra i racconti della nonna e la cronaca immaginaria. 
Sempre sullo sfondo mozzafiato del lago, na! rrativa e leggenda si incontrano nei «Racconti fantastici del Garda», tredici storie che pescano dalla tradizione del genere fantastico, in tutte le sue accezioni, e dall'immenso patrimonio di storie del bacino d'acqua già narrato da Dante Alighieri e Franz Kafka. 
Anche qui gli ambienti sono popolati da anguane, fate, silfidi, creature oscure, gatti neri, insetti impazziti, streghe, fantasmi, vampiri e umani sopravvissuti alla catastrofe nucleare, fatti misteriosi dal colore alieno, per far trasparire o rivelare sfumature inedite e inaspettate del lago e della natura umana.
L'appuntamento a Colombare è alle ore 18, a Salò è alle 20. 

venerdì 20 luglio 2012

Prosegue il tour dei misteri del Garda per l'estate 2012


L'autrice Simona Cremonini presenta i due libri su leggende e storie magiche del lago



Prosegue nelle prossime settimane il "tour dei misteri del lago di Garda" dell'autrice Simona Cremonini, che ha recentemente pubblicato con l'editrice PresentARTsì il saggio "Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda" e l'antologia personale di racconti "(I) racconti fantastici del Garda".

Editor e giornalista di professione, appassionata di letteratura fantastica e misteri, con il suo lavoro Simona Cremonini ha raccolto le storie su questi temi riguardanti il lago di Garda e ne ha fatto oggetto di una vera e propria "guida" con cui anche i lettori possono ripercorrere in tappe i misteri del lago, nonché della propria produzione letteraria.

Gli appuntamenti con i libri e l'autrice iniziati dal mese di giugno proseguiranno con questo calendario:

- Mercoledì 25 luglio ore 19,00
Aperitivo/Incontro con l’autrice Simona Cremonini e i libri “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda” e “(I) racconti fantastici del Garda”
al Primadonna Cafè - Via Todeschino 11 - Colombare di Sirmione

- Sabato 28 luglio ore 20,00
Appuntamento a Salò con "Tavine e le ninfe nelle leggende del lago",
incontro con Simona Cremonini presso la Spiaggia Arcangeli
in occasione della festa itinerante in Valtenesi organizzata da Iridea33 per celebrare la Festa del Raccolto - Lughnasad

- Giovedì 2 agosto dalle 17,00 alle 22,00
i libri "Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda" e "(I) racconti fantastici del Garda" con l’autrice Simona Cremonini
sono a Vesio di Tremosine al Mercatino delle Curiosità

- Domenica 5 agosto ore 18,30
Aperitivo con l’autrice Simona Cremonini e i libri “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda” e “(I) racconti fantastici del Garda”
alla Sala delle Colonne a Ponti sul Mincio (Mantova)

- Martedì 7 agosto ore 21,00
Incontro con l’autrice Simona Cremonini e i libri “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda” e “(I) racconti fantastici del Garda”
presso la mostra “Emozioni sul Garda” dell’artista Danilo Rossi (6-15 agosto)
allestita presso la Chiesa di San Giovanni in Piazza Garibaldi a Manerba del Garda
in occasione di “Shopping sotto le stelle” del martedì sera

- Venerdì 10 agosto ore 21,00 (in occasione della notte di San Lorenzo!)
Incontro con l’autrice Simona Cremonini e i libri “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda” e “(I) racconti fantastici del Garda”
alla Barchessa Rambaldi a Bardolino

Tra settembre e novembre sono già previste ulteriori "tappe" del tour dei misteri del Garda a Moniga del Garda, Peschiera del Garda, Sirmione.

Per aggiornamenti si può consultare il sito www.leggendedelgarda.com nonché seguire l'autrice su Twitter @leggende oppure su facebook (https://www.facebook.com/leggendemisteridelgarda).


venerdì 6 luglio 2012

Misteri e leggende del Garda a Desenzano stasera


A Desenzano del Garda venerdì 6 luglio a partire dalle 19,00 presso la libreria T.U.O. Totally Unnecessary Objects di Piazza Malvezzi 13 l’autrice Simona Cremonini insieme a Ernesto Valerio presenta "(I) racconti fantastici del Garda", antologia di racconti di genere fantastico, e “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda”, il suo libro-guida attorno ai misteri del lago, entrambi editi dalla casa editrice PresentARTsì.
Durante la serata prenderà vita un viaggio attorno al lago, tra letture di racconti e leggende, in cui l’invenzione letteraria si incrocia con il patrimonio di credenze e miti dell’area gardesana, oggetto del lavoro dell’autrice.
Per info: www.leggendedelgarda.com oppure tel. 339-5864651.


Aggiornamenti su eventi e libro su:
twitter: @leggende
facebook: https://www.facebook.com/leggendemisteridelgarda


giovedì 14 giugno 2012

Misteri e leggende del Garda in due nuovi libri

Il lago di Garda, le sue leggende e i misteri che girano intorno al bacino d'acqua dolce più esteso d'Italia: sono i temi attorno ai quali si sviluppano i due nuovi libri in uscita per PresentARTsì, la "bottega di prodotti culturali" di Castiglione delle Stiviere, che a giugno 2012 pubblica il saggio/guida "Leggende, curiosità e misteri del Lago di Garda" di Simona Cremonini e l'antologia di narrativa della stessa autrice dal titolo "(I) racconti fantastici del Garda". Due libri, due facce della stessa medaglia, in cui in chiave saggistica in uno e in chiave narrativa nell'altro, il lago di Garda è protagonista nei suoi aspetti più curiosi e misteriosi. "Leggende, curiosità e misteri del Lago di Garda", in una nuova edizione ampliata e rivista dall'autrice rispetto a quella precedentemente disponibile online, presenta al lettore un ideale giro intorno al lago e a tutti gli aspetti insoliti e misteriosi: storie di streghe e maghi, toponomastiche curiose, fiabe antiche e leggende metropolitane, creature misteriose, mostri di vario tipo, città fantasma sommerse, mitologia benacense, spiriti e fantasmi, folletti, fate e anguane, appartenenti alla tradizione del lago, vengono ripresi e recuperati dalla giornalista Simona Cremonini portando il lettore intorno al lago e alle località che nel tempo li hanno ospitati e visti in azione. A partire da Riva e Nago-Torbole e dal Garda Trentino, si scende lungo la costa veronese, da Malcesine a Brenzone, Torri del Benaco, Garda, Bardolino, Lazise, Peschiera del Garda, fino a raggiungere la costa bresciana. Da Sirmione si ricomincia a risalire a Desenzano del Garda, toccando Lonato, Padenghe, Soiano, la Valtenesi, Moniga, Manerba, San Felice del Benaco, Salò, Gardone Riviera, Toscolano-Maderno, Gargnano, Campione, Tremosine, Limone, fino a ricongiungersi con Riva del Garda in un vero e proprio tour intorno a tutto il Benaco. Una guida turistica sui luoghi misteriosi, ma anche l’opportunità di ripercorrere, anche per il turista e il lettore, libro alla mano, molte delle località e delle testimonianze riportate nel volume. Sempre sullo sfondo mozzafiato del lago, narrativa e leggenda si incontrano nella nuova antologia di racconti "(I) racconti fantastici del Garda": il “Fantastico Garda” prende vita in tredici storie scritte da Simona Cremonini che letteralmente pescano dalla tradizione del genere fantastico, in tutte le sue accezioni, e dall’immenso patrimonio di misteri e antiche storie del bacino d’acqua già narrato da Dante Alighieri e Franz Kafka. Anguane, fate, silfidi, creature oscure, gatti neri, insetti impazziti, streghe, fantasmi, vampiri e umani sopravvissuti alla catastrofe nucleare, fatti misteriosi dal colore alieno: leggende locali del Garda in chiave narrativa, e racconti con elementi sovrannaturali e ambientazione gardesana, spiega la quarta di copertina, “si alternano, e si sfiorano, per rivelare quelle sfumature inedite e inaspettate del lago e della natura umana che solo leggenda e narrativa, incontrandosi, possono offrire al lettore”. I libri, disponibili da giugno, sono distribuiti presso la libreria Mr Libro di Castiglione delle Stiviere e nelle altre librerie e punti vendita indicati sul sito www.leggendedelgarda.com, nonché sulla pagina facebook di PresentARTsì. Editor, giornalista, autrice di narrativa e di articoli su folklore e leggende, collaboratrice del portale LaTelaNera.com, Simona Cremonini ha presentato racconti su e-book e pubblicazioni cartacee, tra cui tra i più recenti "Estate 2010" (ed. PresentARTsì), "Visioni fatate" (Delmiglio Editore 2011) e "Il gioiello di Crono" (Delmiglio Editore 2012). Piazzata in diversi concorsi letterari di genere, ha vinto l’edizione 2005 del Premio Akery, sezione horror. Per acquistare i libri e per informazioni: tel. 0376 636839 – associazionepresentartsì@gmail.com.

mercoledì 14 marzo 2012

lunedì 12 marzo 2012

Misteri e leggende del Garda a Cartoomics

Nell’edizione 2012 di Cartoomics, in uno stand multiautore che ospiterà le più interessanti e recenti produzioni legate al fantastico, al fantasy e alla fantascienza italiani, ritorna Il libro "Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda" di Simona Cremonini, saggio che in 159 pagine narra le storie e le leggende di fantasmi, streghe, mostri, draghi, miti e creature fantastiche legate al lago di Garda.

In “Leggende, curiosità e misteri” (a cui è dedicato il sito www.leggendedelgarda.com) viene ricreato un vero e proprio tour delle coste delle tre province del lago di Garda, ovvero Brescia, Verona e Trento, che può essere percorso alla ricerca di luoghi e oggetti magici e misteriosi.

Dal 16 al 18 marzo, presso fieramilanocity, il saggio-guida dell'autrice e giornalista Simona Cremonini che consente un "meraviglioso" giro intorno al lago di Garda, sarà disponibile per la vendita nello spazio collettivo "Bancarella Medievale", Pad. 4 - Stand 0, nonché sabato 17 marzo dalle 15,00 presso l'AGORÀ FieraMilanoCity Padiglione 4, in occasione di una vera e propria presentazione al pubblico condivisa con gli altri autori presenti in stand.

Gli altri libri e autori presenti in stand:
- Alexia Bianchini, "Minon" (Ciesse edizioni)
- Elvio Ravasio, "I guerrieri d'argento" (Sensoinverso edizioni)
- Marta Leandra Mandelli, "Oltremondo" (Il Filo Edizioni)
- Vittorio Rioda, "L'altra foresta disincantata" (I Libri di Emil di Odoya)
- Giuliana Borghesani, "L'acqua e la freccia" (Delmiglio editore)

Partecipano alla presentazione:
Diego Bortolozzo, Marilena Ferranti e Roberto Fontana.



Alcune info logistiche per Cartoomics

Dove: fieramilanocity - Padiglione 4 - Porta Teodorico - Gate 5 - Viale Scarampo -
MM1 Lotto Fiera - Milano
Orari: venerdi 9.30-19.30, sabato 9.30-19.30, domenica 9.30-19.30
Ingressi: individuale giornaliero € 12 euro (€ 8 con coupon sconto scaricabile dal sito); ridotto 6 euro (bambini dai 6 ai 12 anni e over 65); biglietto cumulativo famiglia (papà, mamma, max. 2 figli sotto i 12 anni) € 20 - Abbonamenti: 2 giorni € 15, 3 giorni € 20 - Scuole: 4 euro
Il biglietto è valido anche per l'ingresso a Ludica Milano 2012, Hobby Show Milano Primavera 2012 e Weekend Donna Milano Primavera 2012

Informazioni per il pubblico: www.cartoomics.it - 02/66 30 17 54

giovedì 2 febbraio 2012

Un libro sulle leggende che coinvolgono il poeta Publio Virgilio Marone

A Chiari “Un libro, per piacere!”

(red.) Parte venerdì, da Chiari (Brescia), la IX edizione di “Un libro, per piacere!”, rassegna di letture spettacolari e incontri con l’autore organizzata dal Sistema Bibliotecario Sud Ovest Bresciano.
La manifestazione si apre con Massimo Frera, giornalista specializzato in antropologia culturale che parlerà del saggio Le leggende inedite di Virgilio di Charles Godfrey Leland, libro vincitore del concorso Microeditoria di qualità 2011 per la sezione saggistica.
Pubblicato originariamente in inglese nel 1899 questo saggio, di straordinario interesse, è stato riscoperto e tradotto in italiano dall’editore Saecula che ha reso così disponibile un’affascinante opera antropologica. Leland fu un appassionato di tradizioni popolari, giornalista e scrittore.
Nel 1888 venne in Italia per portare alla luce una serie di racconti popolari che avevano come soggetto il poeta Publio Virgilio Marone, comunemente conosciuto come Virgilio. Intervistando il popolo, lo studioso, poté raccogliere molte informazioni e una vasta mole di opere folcloristiche, riuscendo a stilare un’immagine precisa di ciò che Virgilio è stato per l’Italia: un poeta-mago pagano sopravvissuto alla cristianità; anzi è proprio durante il cristianesimo che la sua fama aumentò.
Nelle 44 leggende riportate viene messo in luce il ruolo del poeta e del mago nel quale si ritrova un legame forte tra la parola degli scongiuri e delle formule magiche, con la parola dei poeti: è come se poeti e maghi appartenessero allo stesso mondo mistico nel quale la parola può determinare la fortuna e la sfortuna.

Le leggende inedite di Virgilio è un testo di alto valore letterario, oltre che antropologico e storico, in cui ritroviamo il potere della tradizione orale come radice della cultura dell’uomo.
Simona Rosa, presidente dell’Associazione Le Librellule, leggerà alcune delle pagine più gustose dando un assaggio del loro indiscutibile fascino.

La serata si tiene a Chiari, presso il Salone Marchettiano in Via Ospedale Vecchio 6, venerdì 3 febbraio alle 21, con ingresso libero.

http://quibrescia.it/cms/?p=85363

mercoledì 1 febbraio 2012

Il misterioso Duca della Pignatta arriva a Mantova








Un incontro alla Libreria Di Pellegrini sabato 11 febbraio


Un legame oscuro e leggendario unisce Mantova e Verona attraverso la figura di Siro Zuliani, straordinario personaggio dell’Ottocento veronese soprannominato Duca della Pignatta che, dopo aver intrecciato le proprie vicende con quelle dello scrittore Emilio Salgari, ha dato vita a una caratteristica figura del Carnevale scaligero del quartiere di Santo Stefano.

A Zuliani e Salgari e ai misteri di quel periodo è dedicata l’antologia “Il Duca di Santo Stefano ed Emilio Salgari”, dodici racconti fantastici su mongolfiere, donne velate e “pignate” colme di monete d'oro, edita da Delmiglio Editore di Verona e che sarà presentata presso la Libreria Di Pellegrini di Mantova sabato 11 febbraio 2012 dalle 18,00.

Apparso dal nulla o - come sostenne l’Arena di Verona a quel tempo “come una meteora luminosa di cui nessuno sapeva spiegare le origini”, Zuliani divenne subito popolare tra i veronesi grazie alle epiche gesta: si prodigò per aiutare i concittadini nella piena dell’Adige, nell’agosto del 1883 volò sopra tutta la città con una mongolfiera che fece innalzare dall’anfiteatro, e più tardi per Verona si sparse la voce che possedesse una magica pignatta che si riempiva d’oro ogni qual volta lui ne avesse bisogno. La sua storia si incrociò presto con quella di un ventunenne Emilio Salgari, scrittore e suo contemporaneo, in quegli anni collaboratore dell’Arena, che di lui scrisse in più circostanze, anche in occasione della morte, avvenuta a Mantova.
Il Duca negli ultimi giorni del marzo 1884 si uccise con un colpo di pistola all'albergo Croce Verde di Mantova, città nella quale si svolsero i funerali e apparve una misteriosa “dama velata” di cui riferirono tutti i quotidiani dell’epoca, comprese Arena e Gazzetta di Mantova.
La donna, come svelato alcuni anni fa dal ricercatore ed esperto salgariano Claudio Gallo, altro non era che un’invenzione di Salgari che, d'accordo con il suo editore e direttore Ruggero Giannelli, pubblicò la falsa notizia della presenza al funerale del Duca di una misteriosa dama velata, dal fascino esotico e dai modi raffinati, per creare scalpore e lanciare il suo romanzo ''Favorita del Mahadi”.

Oggi l’intera vicenda è stata riscritta dalla fantasia di dodici autori contemporanei (di cui due mantovani): Maria Silvia Avanzato, Giuseppe Bonomi & Claudio Gallo, Giuliana Borghesani, Cosma Brusco, Simona Cremonini, Arnaldo Liberati, Enrico Nebbioso Martini, Rosanna Mutinelli, Giancarlo Oliani, Vittorio Rioda, Filippo Tapparelli, Alessio Valsecchi. Introduzione di Roberto Fioraso. In appendice il racconto Il tesoro del Duca (1884) di Antonio Giovanni Aymo.
Il libro è patrocinato da associazione Tredesedodese, associazione Il Corsaro Nero, associazione Excellence Club, Regione Veneto – Comitato regionale per le celebrazioni della morte di Emilio Salgari 1911-2011 e Consorzio delle Pro Loco della Valpolicella.

Durante l’evento “Il Duca a Mantova” le letture dei racconti si alterneranno alla presentazione degli sfondi storici e leggendari delle vicende narrate. Conduce l’editor Simona Cremonini, intervengono l’editore Emanuele Delmiglio e il giornalista Giancarlo Oliani. Cenni storici di Claudio Gallo. Ingresso libero.

Per informazioni: redazione@delmiglio.it, tel. 045-8781118.

martedì 14 giugno 2011

I saperi delle donne, la medicina popolare fra magia, taumaturgia ed esperienza empirica





Mi gira un invito l'amico Roberto Roda... (SC)


IL PRESENTE REMOTO.
Ciclo di conversazioni etno-antropologiche
Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea,
Sala Agnelli, via Scienze 17

COMUNICATO STAMPA-INVITO

Venerdì 17 giugno 2011, ore 16.30, sala Agnelli

(approssimandosi la notte di San Giovanni)

I SAPERI DELLE DONNE:
LA MEDICINA POPOLARE FRA MAGIA, TAUMATURGIA
ED ESPERIENZA EMPIRICA.

Proiezione del documentario Il solstizio di San Giovanni Battista di Cosimo Terlizzi e Christian Rainer, prodotto dal Parco Naturale Capanne di Marcarolo, 2010. Durata 30 min.
Dopo la proiezione, presentazione del volume di Nerino Valentini, L’inquietante femminile. Da Lilith alla femme fatale, la stirpe della Grande Madre, Mantova, Editoriale Sometti, 2011

Introduce Roberto Roda. Saranno presenti e disponibili al dialogo Christian Rainer e Nerino Valentini.

La notte del solstizio di San Giovanni è considerata dalla cultura tradizionale un periodo “magico”. Le piante e la rugiada raccolte il 21 giugno acquisiscono proprietà guaritive. Il Parco Naturale Capanne di Marcarolo in Piemonte con i suoi paesi limitrofi diventa il set di un documentario di Cosimo Terlizzi e Christian Rainer. I due noti artisti multimediali abbandonano qui la sperimentazione artistica a favore della ricerca documentaria etno-visiva. Propongono un articolato viaggio fra natura, magia e medicina popolare che si conclude ad Ovada (Alessandria), un paese che ha un modo molto particolare di festeggiare San Giovanni.

I saperi della medicina popolare sono prevalentemente un patrimonio “femminile”, sospeso fra esperienza empirica, magia, religiosità popolare. Le portatrici di questi saperi sono, nella cultura popolare delle società tradizionali, figure indispensabili eppur spesso inquietanti, temibili. Dalla guaritrice/segnatrice alla strega il passo può essere breve. Nerino Valentini, studioso mantovano di antropologia culturale, propone nel suo volume “L’inquietante femminile” un’articolata riflessione su quelle figure muliebri, a volte distorte da una visione patriarcale, che nel corso dei secoli e delle società sono state conoscitrici e protettrici, mitiche, simboliche e metaforiche, dei misteri e dei segreti del mondo.