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mercoledì 12 novembre 2014

lunedì 4 agosto 2014

Minerva, dea di Manerba festeggiata il 4 agosto


LIBRI. In Garda Doble di Simona Cremonini



Minerva, dea di Manerba
festeggiata il 4 agosto

Piera Maculotti

Mitologia, leggende, magia. È la dimensione del «Fantastico Garda» che appassiona da tempo la giornalista Simona Cremonini, cultrice di tutto ciò che di visibile e invisibile riguarda il Lago, come attesta il nuovo «Garda Doble» (Pre- sentARTsì Bottega di prodotti culturali di Castiglione delle Stiviere) dedicato al tema del doppio.
Quattro storie, un unico scenario: l'amato Benàco. Il dio delle acque dolci, cinto d'alloro, tra putti e agrumi regge due argentei carpioni: è l'immagine (di un quadro del Comune di Gargnano) che suggella i due-e-due quattro racconti del libro.
IL DIO Benàco chiude una narrazione che si apre con Atena, la romana Minerva, dea di Manerba festeggiata dal calendario pagano proprio il 4 agosto. E' scritto ne «Il Giorno della Dea» dove la giovane Acilia risale il crinale della Rocca di Manerba; porta l'olio sacro per la cerimonia, aspira a divenir vestale di Minerva...
Anche la coetanea Anna, lo stesso 4 agosto, percorre lo stesso pendio. Dal tempo romano ai nostri giorni: due destini distanti, due «feste» di- verse...
«Eguales»: si chiamano invece le due spaventose gemelle del successivo racconto: «Di sangue in sangue».
La strega Virginia, la dea Garda, una ninfa... e l'anguana Dora, a Lazise...
Vicende d'oggi ed echi anti- chi anche «Al di là del lago»: una doppia vita tra la costa bresciana e la veronese, un in- quietante mistero...
Infine ne «Il destino in una profezia» Simona Cremonini rinarra la leggenda di Limone e Grineo, figli del dio Benàco, fino a risalire al «nonno», il dio Nettuno. •

domenica 6 luglio 2014

Garda Doble, il Garda si fa doppio



Storie del “doppio”, rigorosamente gardesane, nel nuovo libro di Simona Cremonini



Quattro storie diverse, ambientate sul lago di Garda, ma con un unico filo conduttore: il “doppio”.
È uscito in questi giorni il nuovo libro di narrativa della scrittrice e giornalista Simona Cremonini, dal titolo “Garda Doble”: quattro doppi passi nel Fantastico Garda, ovvero quattro novelle di genere fantastico che prendono vita attorno al lago e da leggende locali evidenziando aspetti di ambientazioni o personaggi “doppi”.

“Il Giorno della Dea” narra di Acilia, aspirante vestale della dea Atena, che in epoca romana percorre il crinale della Rocca di Manerba per prendere parte a una cerimonia di consacrazione; lo stesso giorno, sempre il 4 agosto, vocato nei calendari antichi alla greca Atena divenuta Minerva per i romani, in tempi moderni la giovane Anna percorre lo stesso pendio, incrociando il proprio destino con quello dell’antica ma sua coetanea sacerdotessa.
In “Di sangue in sangue” si parla della strega Virginia, impegnata per l’amicizia che lega la sua genia alla dea Garda ad assistere una ninfa nel parto; ma stavolta a Lazise il destino dell’anguana Dora si incrocia con un antico patto stretto tra divinità e con la fame di sangue di Les Eguales, due spaventose gemelle di cui aveva narrato C.F. Wolff nelle sue cronache di leggende italiane.
È una storia moderna, ma con echi antichi, quella di Maurizio in “Al di là del lago”: il suo segreto, il fatto di avere una doppia vita tra la riviera bresciana e la costa veronese, sarà messo in pericolo dall’incontro con un individuo misterioso sul traghetto che lo porta da Maderno a Torri.
Infine in “Il destino in una profezia” a essere rievocata è la leggenda di Limone e Grineo, figli del dio delle acque dolci Benàco, rinarrata in un contesto più ampio che coinvolge non solo il lago e la sua mitologia ma anche la sibilla Manto e il loro nonno, il dio Nettuno.

Edito da PresentARTsì, "bottega di prodotti culturali" di Castiglione delle Stiviere, Garda Doble indaga il tema del “doppio” in tante accezioni, inserendolo di diritto in quello che l’autrice ha soprannominato il “Fantastico Garda”, quella dimensione fantastica del lago di Garda fatta di mitologia, paura e magia, da cui pesca ispirazione e ambientazioni.

Il libro è distribuito presso la libreria Mr Libro di Castiglione delle Stiviere e nelle altre librerie e punti vendita indicati sul sito www.leggendedelgarda.com, nonché sulla pagina facebook di PresentARTsì.

Editor, giornalista, autrice di narrativa e di articoli su folklore e leggende, Simona Cremonini vive e lavora tra Mantova e la seconda casa a Manerba del Garda; ha presentato racconti su e-book e pubblicazioni cartacee. È autrice di saggi su leggende e misteri del lago di Garda e delle colline moreniche e del libro di narrativa “(I) racconti fantastici del Garda” (PresentArtsì 2012). Piazzata in diversi concorsi letterari di genere, ha vinto l’edizione 2005 del Premio Akery, sezione horror, e la targa Isabella d’Este 2013 per la letteratura.

Per acquistare  i libri e per informazioni:

lunedì 2 dicembre 2013

La leggenda della Dona Selvatica a Roverchiara


"Molti anni fa, per evitare che i bambini del paese e della frazione si avventurassero da soli sugli argini del fiume, rischiando di cadere in acqua e di annegare, si raccontava loro che in una buca lungo le rive vivesse la «Dona Selvatica», una strega mangia-bambini. La «Dona Selvatica», meglio conosciuta come la «Vecia Barbantana», sarà la protagonista della serata dei misteri, che si svolgerà sabato prossimo a Villa Biondani, in località Casotta delle Maddalene.
Si tratta di una leggenda considerata una delle più spaventose tra quelle raccolte dallo scrittore Dino Coltro nel libro «Fole Lilole». Si narrava, infatti, che sotto l´argine di Roverchiaretta, dentro ad un bosco, ci fosse un gran buco tondo e che questo fosse la tana di un´anguana, un essere metà donna e metà serpente. Nessuno l´aveva mai visto, ma tutti sentivano le sue urla forti e spaventose nella notte, come di un cane arrabbiato. Era convinzione che la strega mangiasse i bambini che si perdevano sugli argini, gettando a terra le loro ossa dalle quali nascevano gli arbusti di sanguinello."  

Dall'articolo "Rivive la leggenda della Dona Selvatica, L'Arena, 14 novembre 2013

domenica 23 dicembre 2012

recensione: “Storie di anguane”


Oggi inauguro una rubrica (aperiodica) di recensioni a libri che ho letto e che ho ritenuto significativi nell'ambito di misteri e leggende italiane. 
In particolare il tema del libro con cui apro mi è molto caro, perché ne ho trattato anche nel mio libro relativamente agli avvistamenti di anguane sul lago di Garda, nonché in alcuni miei racconti.





recensione “Storie di anguane” di Anguanamadre, Anguana Edizioni, 2010


Una raccolta di storie popolari, oppure di racconti scritti in forma di storia popolare? Che cosa rappresenti “Storie di anguane” non è così chiaro, ma nemmeno così importante per gustarne la lettura. Sta di fatto che una soave magia percorre questo libro, dove sono narrate le "situazioni topiche" che riguardano il mondo delle anguane, ma anche alcune disgressioni più particolari e originali su queste figure, e soprattutto dove il lettore può farsi un'idea consistente di quello che, un tempo, erano queste creature magiche e naturali che costituivano un particolare spaccato della fantasia contadina.

Il volume è piacevole, scorrevole, le storie sono idilliache e semplici eppure affascinanti, adatte anche ai lettori più giovani, non solo del nordest, che vogliono conoscere miti e leggende anguanesche.
Di sicuro “Storie di anguane” è un libro che non può lasciare indifferenti, grazie ai numerosi sottintesi simbolici e sociali, e che contribuisce a preservare la memoria dei miti popolari di un tempo, patrimonio che stiamo perdendo in questi anni mano a mano che perdiamo i nostri nonni e il loro mondo antico fatto anche di paura e fantasia.

Decisamente 16 euro spesi bene, e un libro che non può mancare nella biblioteca degli appassionati di tradizioni e leggende italiane, di fate e folletti e di fiabe.

Simona Cremonini



QUARTA DI COPERTINA:
Le Anguane, le favolose “donne magiche”, un po’ fate e un po’ streghe, potenti guaritrici e sciamane, le cui storie si narravano attorno al fuoco e nei “filò” contadini, dal Veneto fino al Friuli, e oltre, ritornano, vive ed ammaliatrici più che mai, in questo volume, che raccoglie 33 storie, tratte dalla tradizione popolare orale di tutto il Nord-Est.
Il libro è arricchito da una introduzione monografica su queste figure mitiche, che racconta dettagliatamente chi sono, dove abitano, che cosa fanno, da dove vengono... e dove stanno andando, le Signore Anguane.
Un libro pieno di magia e mistero, tratto dal primo manoscritto di Anguanamadre.

martedì 31 luglio 2012

Leggende e fiabe, il Garda di Cremonini


Brescia Oggi del 25 luglio 2012 sulle due presentazioni della settimana scorsa




COLOMBARE E SALÒ. Doppio appuntamento 
Leggende e fiabe 
il Garda di Cremonini


Stasera al Primadonna Cafè, in via Todeschino 11, a Colombare di Sirmione, e sabato 28 alla Spiaggia Arcangeli di Salò la scrittrice Simona Cremonini presenterà il saggio «Leggende, curiosità e misteri del Lago di Garda» e l'antologia «Racconti fantastici del Garda», pubblicati entrambi per le edizioni «PresentArtSì».
«Leggende, curiosità e misteri del Lago di Garda» è una originale guida turistica ai luoghi misteriosi intorno al Benaco, con storie di streghe e maghi, toponomastiche curiose, fiabe antiche e leggende metropolitane, mostri di vario tipo, città fantasma sommerse, spiriti e fantasmi, folletti, fate e anguane appartenenti alla tradizione del lago, che vengono ripresi e recuperati dall´autrice portando il lettore intorno alle località che nel tempo li hanno ospitati e visti in azione. Insomma, un mix tra i racconti della nonna e la cronaca immaginaria. 
Sempre sullo sfondo mozzafiato del lago, na! rrativa e leggenda si incontrano nei «Racconti fantastici del Garda», tredici storie che pescano dalla tradizione del genere fantastico, in tutte le sue accezioni, e dall'immenso patrimonio di storie del bacino d'acqua già narrato da Dante Alighieri e Franz Kafka. 
Anche qui gli ambienti sono popolati da anguane, fate, silfidi, creature oscure, gatti neri, insetti impazziti, streghe, fantasmi, vampiri e umani sopravvissuti alla catastrofe nucleare, fatti misteriosi dal colore alieno, per far trasparire o rivelare sfumature inedite e inaspettate del lago e della natura umana.
L'appuntamento a Colombare è alle ore 18, a Salò è alle 20. 

giovedì 14 giugno 2012

Misteri e leggende del Garda in due nuovi libri

Il lago di Garda, le sue leggende e i misteri che girano intorno al bacino d'acqua dolce più esteso d'Italia: sono i temi attorno ai quali si sviluppano i due nuovi libri in uscita per PresentARTsì, la "bottega di prodotti culturali" di Castiglione delle Stiviere, che a giugno 2012 pubblica il saggio/guida "Leggende, curiosità e misteri del Lago di Garda" di Simona Cremonini e l'antologia di narrativa della stessa autrice dal titolo "(I) racconti fantastici del Garda". Due libri, due facce della stessa medaglia, in cui in chiave saggistica in uno e in chiave narrativa nell'altro, il lago di Garda è protagonista nei suoi aspetti più curiosi e misteriosi. "Leggende, curiosità e misteri del Lago di Garda", in una nuova edizione ampliata e rivista dall'autrice rispetto a quella precedentemente disponibile online, presenta al lettore un ideale giro intorno al lago e a tutti gli aspetti insoliti e misteriosi: storie di streghe e maghi, toponomastiche curiose, fiabe antiche e leggende metropolitane, creature misteriose, mostri di vario tipo, città fantasma sommerse, mitologia benacense, spiriti e fantasmi, folletti, fate e anguane, appartenenti alla tradizione del lago, vengono ripresi e recuperati dalla giornalista Simona Cremonini portando il lettore intorno al lago e alle località che nel tempo li hanno ospitati e visti in azione. A partire da Riva e Nago-Torbole e dal Garda Trentino, si scende lungo la costa veronese, da Malcesine a Brenzone, Torri del Benaco, Garda, Bardolino, Lazise, Peschiera del Garda, fino a raggiungere la costa bresciana. Da Sirmione si ricomincia a risalire a Desenzano del Garda, toccando Lonato, Padenghe, Soiano, la Valtenesi, Moniga, Manerba, San Felice del Benaco, Salò, Gardone Riviera, Toscolano-Maderno, Gargnano, Campione, Tremosine, Limone, fino a ricongiungersi con Riva del Garda in un vero e proprio tour intorno a tutto il Benaco. Una guida turistica sui luoghi misteriosi, ma anche l’opportunità di ripercorrere, anche per il turista e il lettore, libro alla mano, molte delle località e delle testimonianze riportate nel volume. Sempre sullo sfondo mozzafiato del lago, narrativa e leggenda si incontrano nella nuova antologia di racconti "(I) racconti fantastici del Garda": il “Fantastico Garda” prende vita in tredici storie scritte da Simona Cremonini che letteralmente pescano dalla tradizione del genere fantastico, in tutte le sue accezioni, e dall’immenso patrimonio di misteri e antiche storie del bacino d’acqua già narrato da Dante Alighieri e Franz Kafka. Anguane, fate, silfidi, creature oscure, gatti neri, insetti impazziti, streghe, fantasmi, vampiri e umani sopravvissuti alla catastrofe nucleare, fatti misteriosi dal colore alieno: leggende locali del Garda in chiave narrativa, e racconti con elementi sovrannaturali e ambientazione gardesana, spiega la quarta di copertina, “si alternano, e si sfiorano, per rivelare quelle sfumature inedite e inaspettate del lago e della natura umana che solo leggenda e narrativa, incontrandosi, possono offrire al lettore”. I libri, disponibili da giugno, sono distribuiti presso la libreria Mr Libro di Castiglione delle Stiviere e nelle altre librerie e punti vendita indicati sul sito www.leggendedelgarda.com, nonché sulla pagina facebook di PresentARTsì. Editor, giornalista, autrice di narrativa e di articoli su folklore e leggende, collaboratrice del portale LaTelaNera.com, Simona Cremonini ha presentato racconti su e-book e pubblicazioni cartacee, tra cui tra i più recenti "Estate 2010" (ed. PresentARTsì), "Visioni fatate" (Delmiglio Editore 2011) e "Il gioiello di Crono" (Delmiglio Editore 2012). Piazzata in diversi concorsi letterari di genere, ha vinto l’edizione 2005 del Premio Akery, sezione horror. Per acquistare i libri e per informazioni: tel. 0376 636839 – associazionepresentartsì@gmail.com.

venerdì 6 gennaio 2012

Una passeggiata con le anguane

L'Arena Clic
martedì 03 gennaio 2012 – PROVINCIA – Pagina 22
SOAVE. Alla scoperta delle antiche contrade
Passeggiata nel Vajo


Nel Vajo delle Anguille a passeggio o, se nevica, passeggiata con le ciaspole: è la proposta che l´associazione Amentelibera fa ad adulti e bambini per il pomeriggio di sabato.
I partecipanti attraverseranno antiche contrade e scopriranno le leggende delle Anguane. La passeggiata, che in caso di neve si svolgerà comunque ma con l´utilizzo delle ciaspole, si concluderà con la cena al rifugio. Il ritrovo è per sabato alle 14 al casello di Soave-San Bonifacio o alle 14.20 al parcheggio Pittarello del Centro commerciale di Verona Est. Il rientro è previsto attorno alle 23. La quota di partecipazione è di 35 euro per gli adulti e di 16 euro per i bambini. Informazioni ed iscrizioni ai numeri 045.7600128, oppure 345. 1780368 o su www.viaggiamentelibera.it. P.D.C.

mercoledì 9 novembre 2011

Leggende e tradizioni veronesi nei libri di Umberto Martino

stasera la presentazione!

L'Arena Clic
martedì 08 novembre 2011 – PROVINCIA – Pagina 23
SAN BONIFACIO. L´autore alle Barbarani
Le «anguane» di Martino


Per gli incontri con l´autore, organizzati in sala Barbarani dalla libreria Bonturi, domani alle 20.45 l´autore Umberto Martino presenterà due opere: «La valle dell´orco» e «L´ultima anguana», pubblicate da Foschi editore. Martino, esordiente con «La Valle dell´orco», si è affermato arrivando a vendere oltre 10.000 copie grazie al passaparola. In entrambi i romanzi l´autore riesce a costruire delle storie attraverso cui riscoprire i luoghi e le tradizioni delle nostre terre, delle contrade sperdute della montagna veneta, boschi e monti dove aleggia la presenza delle anguàne, mitiche ninfe delle sorgenti. Umberto Martino è nato a Schio nel 1950. Laureato al Politecnico di Milano, lavora tra Padova e Venezia come dirigente di una società di ingegneria. G.B.

giovedì 23 giugno 2011

La Festa del fuoco apre l'estate dei Cimbri

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA

Giovedì 23 Giugno 2011 PROVINCIA Pagina 22

GIAZZA. Stasera il suggestivo appuntamento in piazza che coniuga miti pagani e riti cristiani
La Festa del fuoco apre l'estate dei Cimbri




Si riaccende la fantasia nella notte più magica dell'anno, stasera alle 21.30 per «Waur Ljetzan», la Festa del fuoco a Giazza, tradizionale appuntamento sulla piazza di inizio estate che coniuga i miti pagani del solstizio con quelli cristiani della vigilia di san Giovanni Battista, il santo decapitato la cui testa che cade era secondo i primi cristiani simbolo del sole che comincia a diminuire la sua presenza in cielo, accorciando le ore di luce.

E a «San Gioani che pianze» come il sole calante (piangente) sono associate anche le proprietà salutari e misteriose dell'acqua e della rugiada di questa notte, capaci di guarire, di fertilizzare, di conservare.
Su queste ancestrali premesse da anni il Curatorium Cimbricum Veronense, in collaborazione con la Pro loco e con i patrocini di Comune di Selva di Progno, Provinc! ia, Regione, Comunità montana e Parco della Lessinia promuove attraverso rievocazioni, musiche, spettacoli la Festa del fuoco.

Sarà affidato all'attrice-cantante Giovanna Scardoni il viaggio attraverso le storie della tradizione, con «Ista gabest an botta∑» (C'era una volta∑), racconti di streghe, fate, anguane della Lessinia richiamate dalla tradizione orale attraverso gli occhi di Biéta, una bimba che ascolta i racconti della nonna, la Devìe dai Càmpari.

Si ripropone la tradizione del filò nella stalla dove il racconto affidato all'arte narrativa di un interprete, il «contafole», tramandava fantasie e verità spesso indistinguibili. Lo spettacolo consente agli anziani di richiamare e rivivere ricordi e immagini dell'infanzia e ai bambini di accostarsi agli aspetti della tradizione attraverso il mezzo semplice e diretto della fiaba.

I Circolanti metteranno poi in scena «Il circolo del fuoco»! , spettacolo che mescola danza, giocoleria e teatro attorno al! sempre affascinante controllo del fuoco che crea figure ipnotiche e sempre diverse. Una fata del fuoco rapita dall'affascinante potere di questo primordiale elemento inizia a ballare formando giochi di luce, ma viene continuamente disturbata da un folletto impertinente con una valigia che nasconde qualcosa di misterioso, una palla di fuoco che incanta e che il folletto maneggia abilmente. Tra numeri di giocoleria, danze e battaglie entra in scena il cerchio infuocato, grande protagonista dello spettacolo per un finale mozzafiato. La serata si concluderà con l'accensione di tredici bracieri, simbolo dell'unità dei Tredici Comuni cimbri della Lessinia, attorno ai quali si avvieranno danze e balli propiziatori.