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mercoledì 16 settembre 2015

Maxi siluro nel lago di Mantova


Questa mattina durante un normale servizio di ispezione nell’area del parco periurbano di Mantova due Guardie Ecologiche Volontarie del Parco  del Mincio hanno avvistato l’enorme sagoma di un siluro adagiato sulla riva del lago. Era stato pescato forse un paio di giorni prima e abbandonato in un tratto della riva sinistra del lago di Mezzo. Le GEV hanno allertato la ditta con la quale il Parco del Mincio è convenzionato per la rimozione delle carcasse: lungo circa un metro e 70 cm., il pesce occupava in diagonale tutto lo spazio del cassone del furgone. Era stato probabilmente pescato di notte, quando inizia a nutrirsi e frequentare le zone in prossimità delle rive.


Il Parco ricorda che il siluro silurus glanis non è un pesce autoctono dei nostri specchi d’acqua ed è una specie che da adulta, non avendo competitori nella catena alimentare, si afferma ai danni delle specie più piccole, di cui è un grande predatore. In media la quantità di cibo quotidianamente ingerita è di circa il 3% del perso. Per questo il regolamento di pesca della Provincia prevede il divieto, per chi ne pesca un’esemplare di qualsiasi dimensione, reimmetterlo in acqua. In caso ci si imbatta in una carcassa di siluro si può avvisare l’ente Parco (al mattino, dal lunedì al venerdì 0376 391550) che si organizzerà per la rimozione.

(comunicato stampa e foto del Parco del Mincio)

venerdì 19 luglio 2013

Le colline del basso lago di Garda si tingono di mistero


COMUNICATO STAMPA - Tornano i viaggi nel mistero locale della giornalista Simona Cremonini, che dopo la guida per viaggiare tra le leggende del lago di Garda propone per l’estate 2013 il nuovo “Misteri Morenici”: un viaggio nella fantasia popolare, fra i culti, i simboli, le storie fantastiche e le leggende che ancora oggi sedimentano lungo le colline moreniche del basso lago di Garda.
“Misteri Morenici” segna un percorso affascinante e inedito tra le province di Mantova, Brescia e Verona, narrando gli enigmi di quello che, come ricordato nel libro e in fascetta, il Solitro ha definito “il più vasto, perfetto ed ammirevole anfiteatro morenico, che vanti l'Italia”.


Medole, Cavriana, Solferino, Castiglione delle Stiviere, Montichiari, Lonato del Garda, Valtenesi, Desenzano del Garda, Lugana, San Martino della Battaglia, Pozzolengo, Peschiera del Garda, Ponti sul Mincio, Monzambano, Volta Mantovana, Guidizzolo, Valeggio sul Mincio, Castelnuovo del Garda, Sona, Custoza, Lazise: sono le tappe di questo tragitto mistico, a tratti esoterico, di cui si può andare alla scoperta con la nuova “guida del mistero”. La copertina è dedicata al Monte Corno di Desenzano del Garda, santuario naturale teatro di antichi culti di eco celtica.

Misteri Morenici, come spiega la quarta di copertina, è “Una passeggiata tra le colline moreniche del basso lago di Garda lungo le storie di spettri e fantasmi, mostri e animali simbolici, antichi culti mai sopiti tra religione celtica e cristiana, mitologia, streghe, creature fantastiche, fate, leggendarie città sommerse, tavolette enigmatiche, presenze infernali e trabocchi sulfurei”.

Il libro è edito da PresentARTsì, "bottega di prodotti culturali" di Castiglione delle Stiviere, che della stessa autrice ha pubblicato lo scorso anno i due fortunati libri precedenti “(I) racconti fantastici del Garda” e il saggio “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda”, uscito in queste settimane nella versione inglese, nonché nel 2013 Il breve saggio “La paura danza in collina”, che attraverso un viaggio nel rapporto tra letteratura horror e collina completa idealmente Misteri Morenici.

I libri sono distribuiti presso la libreria Mr Libro di Castiglione delle Stiviere e nelle altre librerie e punti vendita indicati sul sito www.leggendedelgarda.com, nonché sulla pagina facebook di PresentARTsì.

Editor, giornalista, autrice di narrativa e di articoli su folklore e leggende, Simona Cremonini ha presentato racconti su e-book e pubblicazioni cartacee, tra cui tra i più recenti "Il gioiello di Crono" e “Storie di gente a pezzi” (Delmiglio Editore 2012), “La bottega dell’erborista” (Delmiglio Editore 2013). Piazzata in diversi concorsi letterari di genere, ha vinto l’edizione 2005 del Premio Akery, sezione horror.

Per acquistare  i libri e per informazioni: tel. 0376 636839 – associazionepresentartsì@gmail.com.

lunedì 17 dicembre 2012

Garda e Baldo, conoscerli anche con leggende e misteri


Aperte le iscrizioni al corso de El Vissinel per conoscere il Baldo Garda (l'incontro sulle leggende e i misteri gardesani è tenuto da Simona Cremonini)




L'Arena
domenica 16 dicembre 2012

VALEGGIO

Garda Baldo
«El Vissinel»
Iscrizioni 
al corso Ctg


Vuoi innamorarti del Baldo Garda? Della sua arte, cultura, natura e sapori? Per tutto questo il Ctg ha aperto le iscrizioni al corso «El Vissinèl» che si svolgerà dal 16 al 20 marzo, tra momenti teorici e uscite. Possono partecipare soci, simpatizzanti, amici: «È il 13° ciclo di Conoscere il Baldo- Garda; quest´anno si svolgerà a Valeggio, nell´aula magna delle medie Foroni», dice il presidente e animatore culturale Fabio Salandini. Il costo è di 50 euro per chi ha più di 30 anni, di 30 per chi ha meno di 30 anni e gratis per i residenti a Valeggio; altre informazioni su www.elvissinel.it o al 338.611.00.20.
«Da anni il Ctg El Vissinèl conduce centinaia di persone alla scoperta del Baldo Garda per farne conoscere le caratteristiche e per cercare di coinvolgere tutti nella sua tutela e promozione. Al termine delle lezioni, infatti, i partecipanti potranno anche scegliere di impegnarsi come animatori turistico-cultura! li del Ctg».
Ora è tempo di bilanci: «Chiudiamo soddisfatti il 2012», dice Salandini. «Alle uscite hanno partecipato quasi 2mila persone e i nostri 20 animatori hanno organizzato 150 escursioni gratuite». Sui temi precisa: «Dopo un inizio sulle caratteristiche, geologiche e climatiche, del Baldo Garda, passeremo a serate su Valeggio e sulla sua storia». Incontri sempre il mercoledì, dalle 20.30 alle 22.B.B.  



La leggenda metropolitana del chip nei portachiavi


Bresciaoggi 
domenica 16 dicembre 2012

 Il microchip leggenda metropolitana, però
la paura dei furti è vera


«Attenzione, attenzione, attenzione. In questi giorni nei parcheggi e nei distributori di benzina persone vi regalano portachiavi per l'auto o la moto. Non accettateli o buttateli se li avete presi: al loro interno c'è un microchip che segnala la vostra presenza in casa. Quando uscite sanno dove vi trovate. Possono così entrare nella vostra abitazione e rubare. La fonte è sicura».
Il messaggio è apparso su Facebook e subito è stato copiato, seminando allarme. Leggenda metropolitana o tutto vero? Di certo c'è che in città, a Mompiano come a Porta Trento, a Sant'Eufemia, a Brescia due, al Violino o al Sereno il passaparola nei negozi, nei bar o per strada ha fatto sì che il tutto apparisse credibile. E c'è ovviamente chi racconta che il vicino o il cugino sono stati avvicinati da immigrati dell'Est con i regali. Di concreto, il nulla.
Anni fa a spaventare la gente erano i graffiti tracciati sul portone di casa. Si parò a lungo di segni convenzionali lasciati dai ladri. Cinque cerchietti equivalevano a «casa molto buona», un rombo a «casa disabitata», un triangolo a «donna sola», una ringhiera equivaleva a «presenza di un cane». La enne che era meglio «rubare di notte», la emme «al mattino» e la d «di domenica».
MA ANCHE IN questo caso le indagini estese in tutta Italia non portarono a nulla di concreto. La leggenda metropolitana invece cavalcò l'onda.
In merito ai portachiavi regalati dai ladri, non sono mancate richieste di chiarimenti alle forze dell'ordine, ma l'impressione è che si tratti di una bufala che grazie a Facebook è corsa di paese in paese, di città in città.
È ANCHE VERO che l'aumento dei furti in casa, nei negozi e nei bar ha aumentato l'insicurezza tra la gente. Uno stillicidio continuo, nonostante l'intensificarsi dei controlli nei quartieri e nei paesi dove maggiormente i ladri hanno colpito. Le forze dell'ordine stanno agendo scientificamente per evitare che non sia un triste Natale per i bresciani. Per mesi sono stati analizzati orari, luoghi e giorni maggiormente a rischio di furto, al fine di potenziare i servizi nelle aree privilegiate dalla malavita italiana e straniera. In questo modo si cerca di tamponare le falle.
In aumento frattanto i bresciani che collegano gli antifurti di casa alle centrali delle forze dell'ordine, al computer o telefonino. In questo caso si sa del furto in diretta e si può intervenire. Il collegamento alla centrale è gratuito.F.MO.

lunedì 12 novembre 2012

Un'altra (vera) truffa a un'anziana


L'Arena
sabato 10 novembre 2012

TRUFFA. È successo l´altra mattina in Borgo Trento, in via delle Argonne, vittima un´ottantenne

Si finge addetto del gas
e deruba un´anziana

La signora, sotto choc, si è sentita male ed è caduta a terra uscendo di casa per cercare aiuto dopo aver visto che gli ori erano spariti

La tecnica è geniale quanto meschina: inscenare una possibile emergenza, incutere il panico in qualche anziano solo e approfittare della paura e della buona fede del malcapitato (meglio ancora se donne) per derubarlo di ori e preziosi.
È quanto è successo l´altra mattina, intorno alle 10, in via delle Argonne, in Borgo Trento, dove un uomo distinto e sulla cinquantina, alto e brizzolato, spacciandosi per un impiegato dell´azienda del gas, ha avvicinato una signora di 80 anni che vive in uno dei condomini della via, dicendole di avere necessità di fare un controllo urgente alle canne fumarie che, secondo una segnalazione, avrebbero potuto prendere fuoco da un momento all´altro.
L´atteggiamento convincente e la paventata emergenza hanno vinto le perplessità dell´anziana che si è fatto convincere accompagnando l´uomo fino nella sua abitazione. Il finto addetto del gas per risultare più credibile le ha persino mostrato un tesserino con la propria qualifica, ovviamente falso. E così, una volta introdotto in casa, l´uomo ha finto di parlare al telefono con un altro operatore che, a suo dire, si trovava negli scantinati per verificare i contatori del gas, e annunciava all´anziana l´imminente pericolo che le caldaie esplodessero. Non solo, l´uomo, facendo leva sulla fretta del probabile  scoppio, suggeriva alla donna di prendere tutti i preziosi e appoggiarli sul letto. A quel punto, con un altro pretesto, il truffatore ha invitato l´anziana ad andare in cucina a controllare i fornelli del gas. Infine, approfittando del momento di distrazione, l´uomo ha sottratto tutti i gioielli che la signora credeva di aver messo in salvo e, dopo aver finto una seconda telefonata, l´ha rassicurata che l´allarme era passato e che non vi era alcun pericolo.
La povera donna, confusa e sotto choc, ha realizzato solo poco dopo di essere rimasta vittima di una truffa quando, tornando in camera da letto, si è accorta che tutti i gioielli erano scomparsi. Dallo spavento l´anziana ha avuto un mancamento ed è caduta a terra mentre, in stato di agitazione, usciva dall´appartamento per chiedere aiuto. Fortunatamente si è procurata solo una contusione alla gamba ma è stata portata al pronto soccorso per accertamenti da alcuni vicini che hanno avvisato il 113. I medici l´hanno poi dimessa con una prognosi di 10 giorni. È ancora da quantificare, invece, l´ammontare del «bottino» visto che si tratta di ori e gioielli di alcuni decenni fa e di difficile valutazione. 
Una truffa davvero meschina che fa leva sulle fragilità degli anziani e che, nonostante le campagne di sensibilizzazione da parte delle forze dell´ordine, continua a mietere vittime. Il questore Michele Rosato lancia quindi  un appello, quello cioè di segnalare sempre ai numeri di pronto intervento delle forze dell´ordine la presenza di persone o circostanze sospette, non solo in strada, ma anche negli atri dei palazzi, nei cortili e in altri spazi condivisi.  

domenica 11 novembre 2012

La ipnotizzano e la derubano al cimitero


Con le zingare, il cimitero e l'ipnotizzazione a me sa veramente molto di leggenda metropolitana che ha rubato qualche spunto qua e là... (sc)

Voce di Mantova, 10 novembre 2012




sabato 27 ottobre 2012

Racconti fantastici del Garda, presentazione a Peschiera


L'Arena
sabato 27 ottobre 2012


PESCHIERA
RACCONTI FANTASTICI DEL GARDA PRESENTAZIONE LIBRI
Oggi dalle 18.30, alla Libreria Voglia di Leggere, l´autrice Simona Cremonini presenta l´antologia di «Racconti fantastici del Garda» e «Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda» libro-guida attorno ai misteri del lago, editi dalla PresentARTsì. Info: www.leggendedelgarda.com oppure al 339-5864651. G.B.

mercoledì 17 ottobre 2012

I tappi finanziano la ricerca



L'Arena 
domenica 14 ottobre 2012


E i tappi
finanziano
la ricerca


L´undicesima Giornata Aido nazionale, indetta per promuovere la cultura della donazione di organi, si svolgerà anche oggi nelle varie piazze, sagrati delle chiese del capoluogo e delle frazioni e davanti ai supermercati. Saranno poste in vendita piantine di Anthurium Andreanum, ma soprattutto saranno fornite informazioni per la raccolta delle dichiarazioni di volontà relative alla donazione di organi, come previsto dalla legge. 
Quanto raccolto servirà, riferisce il presidente dell´Aido Giancarlo dalla Tezza, a finanziare le campagne informative e la ricerca sui trapianti. 
La «Giornata» proseguirà poi anche per tutta la settimana all´ospedale Fracastoro. 
Quella di quest´anno tuttavia, annuncia dalla Tezza, presenta una grande novità: avrà inizio la raccolta dei tappi di sughero, dopo quella dei tappi di plastica e delle lattine vuote di alluminio, con le quali negli anni aveva realizzato tutta una! serie di copie di monumenti in scala. Ora l´Aido sambonifacese si ripromette di ricavare dai tappi materiale di coibentazione termica e sonora e con il ricavato intende ancora una volta finanziare la ricerca sui trapianti. G.B.


Insetti dentro l'orecchio, un incubo...

Esistono leggende metropolitane su insetti che depositano le uova sotto la pelle umana e insetti che effettivamente lo fanno. Nel caso vi succedesse, questo articolo potrebbe esservi utile...

Gazzetta di Mantova, 15 ottobre 2012


venerdì 27 luglio 2012

Acque calde e termali, le origini


L'Arena
venerdì 27 luglio 2012

Acqua calda? Tutto merito delle faglie



Il termalismo, inteso non come risorsa turistica ma come fenomeno geologico, è diffuso nel Veronese ed è distribuito con una certa regolarità in senso latitudinale. Troviamo infatti sorgenti termali a Sirmione (nel Bresciano, ma per pochi chilometri), a Colà di Lazise, a Santa Lucia di Pescantina, a Caldiero. Da ovest ad est diminuisce la temperatura dell´acqua alla sorgente: dai 67 gradi di Sirmione ai 27 di Caldiero passando per i 43 di Santa Lucia.
L´origine del fenomeno sta nella struttura tettonica del nostro territorio e nella presenza di faglie, cioè di spaccature sotterranee della crosta terrestre, distribuite «a ventaglio» da nord verso sud: dalla faglia che ha dato origine alla fossa benacense e al monte Baldo sino alle numerose faglie che hanno determinato la fratturazione del territorio lessinico in diverse valli. Ai lati, due faglie ancora più grandi: quella delle Giudicarie (ad ovest del Garda) e la Schio-Vicenza che, a sua volta, si innesta nella grande linea di frattura della Valsugana. Complessità morfologica e instabilità sismica caratterizzano territori come questi. La coscienza della sismicità del territorio e la presenza ben nota di acque termali come quelle di Caldiero - che vennero sfruttate già in epoca romana tanto che il nome Caldiero deriva appunto dal latino Calidarium - ha dato origine nel corso dei secoli a quella che oggi potremmo chiamare una «leggenda metropolitana». Infatti si è creduto, e molti ancora credono, complici anche i versi di una poesia di Berto Barbarani, che Verona sorga ai piedi di un vulcano e che questo vulcano sia il Baldo. Niente di più sbagliato. Le faglie presenti nel nostro territorio consentono al magma di avvicinarsi alla superficie e questo contribuisce, in determinati punti e solo in quelli, a scaldare e arricchire chimicamente le acque presenti nelle falde. Il problema, semmai, è lo sfruttamento idrico. L´acqua delle terme non viene, come il magma, dalle viscere della terra, ma dalle falde, che devono essere costantemente monitorate. EU.CIP.

Segni degli zingari, la leggenda a Sabbioneta

Puntuali come ogni estate, tornano i segni degli zingari... stavolta a Sabbioneta (Mantova).
Per chi non li conoscesse, linko un mio articolo su LaTelaNera.com:
http://www.latelanera.com/leggendemetropolitane/leggendemetropolitane.asp?id=35



La Gazzetta di Mantova, 27 luglio 2012

giovedì 14 giugno 2012

Misteri e leggende del Garda in due nuovi libri

Il lago di Garda, le sue leggende e i misteri che girano intorno al bacino d'acqua dolce più esteso d'Italia: sono i temi attorno ai quali si sviluppano i due nuovi libri in uscita per PresentARTsì, la "bottega di prodotti culturali" di Castiglione delle Stiviere, che a giugno 2012 pubblica il saggio/guida "Leggende, curiosità e misteri del Lago di Garda" di Simona Cremonini e l'antologia di narrativa della stessa autrice dal titolo "(I) racconti fantastici del Garda". Due libri, due facce della stessa medaglia, in cui in chiave saggistica in uno e in chiave narrativa nell'altro, il lago di Garda è protagonista nei suoi aspetti più curiosi e misteriosi. "Leggende, curiosità e misteri del Lago di Garda", in una nuova edizione ampliata e rivista dall'autrice rispetto a quella precedentemente disponibile online, presenta al lettore un ideale giro intorno al lago e a tutti gli aspetti insoliti e misteriosi: storie di streghe e maghi, toponomastiche curiose, fiabe antiche e leggende metropolitane, creature misteriose, mostri di vario tipo, città fantasma sommerse, mitologia benacense, spiriti e fantasmi, folletti, fate e anguane, appartenenti alla tradizione del lago, vengono ripresi e recuperati dalla giornalista Simona Cremonini portando il lettore intorno al lago e alle località che nel tempo li hanno ospitati e visti in azione. A partire da Riva e Nago-Torbole e dal Garda Trentino, si scende lungo la costa veronese, da Malcesine a Brenzone, Torri del Benaco, Garda, Bardolino, Lazise, Peschiera del Garda, fino a raggiungere la costa bresciana. Da Sirmione si ricomincia a risalire a Desenzano del Garda, toccando Lonato, Padenghe, Soiano, la Valtenesi, Moniga, Manerba, San Felice del Benaco, Salò, Gardone Riviera, Toscolano-Maderno, Gargnano, Campione, Tremosine, Limone, fino a ricongiungersi con Riva del Garda in un vero e proprio tour intorno a tutto il Benaco. Una guida turistica sui luoghi misteriosi, ma anche l’opportunità di ripercorrere, anche per il turista e il lettore, libro alla mano, molte delle località e delle testimonianze riportate nel volume. Sempre sullo sfondo mozzafiato del lago, narrativa e leggenda si incontrano nella nuova antologia di racconti "(I) racconti fantastici del Garda": il “Fantastico Garda” prende vita in tredici storie scritte da Simona Cremonini che letteralmente pescano dalla tradizione del genere fantastico, in tutte le sue accezioni, e dall’immenso patrimonio di misteri e antiche storie del bacino d’acqua già narrato da Dante Alighieri e Franz Kafka. Anguane, fate, silfidi, creature oscure, gatti neri, insetti impazziti, streghe, fantasmi, vampiri e umani sopravvissuti alla catastrofe nucleare, fatti misteriosi dal colore alieno: leggende locali del Garda in chiave narrativa, e racconti con elementi sovrannaturali e ambientazione gardesana, spiega la quarta di copertina, “si alternano, e si sfiorano, per rivelare quelle sfumature inedite e inaspettate del lago e della natura umana che solo leggenda e narrativa, incontrandosi, possono offrire al lettore”. I libri, disponibili da giugno, sono distribuiti presso la libreria Mr Libro di Castiglione delle Stiviere e nelle altre librerie e punti vendita indicati sul sito www.leggendedelgarda.com, nonché sulla pagina facebook di PresentARTsì. Editor, giornalista, autrice di narrativa e di articoli su folklore e leggende, collaboratrice del portale LaTelaNera.com, Simona Cremonini ha presentato racconti su e-book e pubblicazioni cartacee, tra cui tra i più recenti "Estate 2010" (ed. PresentARTsì), "Visioni fatate" (Delmiglio Editore 2011) e "Il gioiello di Crono" (Delmiglio Editore 2012). Piazzata in diversi concorsi letterari di genere, ha vinto l’edizione 2005 del Premio Akery, sezione horror. Per acquistare i libri e per informazioni: tel. 0376 636839 – associazionepresentartsì@gmail.com.

sabato 28 gennaio 2012

Ogni anno in Italia si mangiano 6-7mila gatti

http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201201281313-ipp-rt10048-animali_in_italia_ogni_anno_si_mangiano_6_7mila_gatti



Aidaa: in Italia ogni anno si mangiano 6-7mila gatti


13:13 28 GEN 2012 

(AGI) - Roma, 28 gen. - Ogni anno in Italia sono almeno 6-7mila i gatti "allevati, cacciati o semplicemente uccisi a scopo alimentare, il 10% di tutti i gatti scomparsi ed abbandonati".
  A confermare quella che secondo alcuni sarebbe solo una leggenda metropolitana, usata in modo strumentale contro alcune comunita', e' l'Aidaa, l'Associazione italiana difesa animali ed ambiente. "E' una realta' quotidiana", assicurano invece i responsabili dell'associazione, i mici "vengono cucinati prevalentemente in umido con la polenta o arrosto".
E non si tratta di persone che uccidono il gatto del vicino perche' altrimenti muoiono di fame, ma di "una vera e propria abitudine culinaria, che seppure vietata per legge, e punita addirittura con la reclusione (uccidere un gatto e' reato penale che rientra nell'articolo 544 del codice penale che riguarda il maltrattamento e l'uccisione degli animali di affezione) e' ancora radicata in alcune zone specifiche dell'Italia del centro-nord ed in particolare in Veneto con epicentro nelle zone di Vicenza e Verona, ma anche nelle province che stanno ad est della Lombardia (Bergamo, Brescia e Mantova) e in alcune zone del Piemonte e dell'Emilia Romagna".

Tempo fa, il gastronomo Beppe Bigazzi pago' con la sospensione da "La prova del cuoco" l'aver dato in trasmissione dei consigli su come cucinare i poveri felini, ma "la tradizione dei 'magnagatti' - denuncia l'Aidaa - e' molto sopita ma tutt'altro che dimessa".

"Il dato degli ultimi dodici mesi - spiegano i responsabili dell'associazione - non si discosta molto da quello degli anni precedenti. Certamente non mancano anche le segnalazioni 'esotiche' come quelle provenienti dalla zona del litorale romano dove e' stata segnalata a piu' riprese la scomparsa dei gatti dalle colonie, cosi come avviene (anche se in misura ridotta rispetto al passato) che si segnalino cacciatori in cerca di gatti da impallinare nelle zone classiche della cucina dei 'magnagatti'".

Nel conto vanno messe anche segnalazioni estemporanee "sulle quali bisogna sempre andare con i piedi di piombo come quelle dei famosi furgoni bianchi e rossi che ogni tanto appaiono nelle zone piu' impensate d'Italia (l'anno scorso a Vigevano, Verbania, Milano, Roma, Isernia, Lecce e Messina) guidati da orientali che raccoglierebbero gatti da servire poi in pasti in ristoranti di seconda categoria". E segnalazioni che "hanno dell'incredibile, ma che sono state poi appurate, come quella della signora in provincia di Milano che in diversi anni ha allevato a scopo di alimentazione oltre 600 gatti dandoli da mangiare ai suoi amici in succulenti pranzetti che garantiva essere a base di coniglio".

sabato 7 gennaio 2012

Nuovo twitter @leggende su misteri e folklore italiano

È ufficialmente attivo il nuovo utente twitter @leggende, dedicato ai temi del mistero, del folklore, del fantastico, dell'horror.

Creato dalla giornalista e ricercatrice Simona Cremonini, appassionata di questi temi, il nuovo canale di comunicazione ha lo scopo di far conoscere la sua attività di ricerca concentrata sull'area di Mantova, del lago di Garda, di Verona e Brescia e delle zone circostanti, ovvero sulle province su cui è presente in prima persona, ma non solo.
L'invito è di citare @leggende quando si parla di leggende locali, di libri e film sul tema, non necessariamente limitati a questa area geografica.

"Anche uno strumento così piccolo può facilitare i contatti tra tutti coloro che sono appassionati di questi temi, quindi se può essere utile alla divulgazione anche di prodotti 'di genere' oppure di storie e racconti locali ben vengano citazioni che restano nel contesto della leggenda e del mistero, preferibilmente a sfondo fantastico".

Curiosa in primis, ma anche ricercatrice, narratrice e saggista, Simona Cremonini è autrice di "Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda" (www.leggendedelgarda.com) e ha in corso una ricerca su leggende e misteri a Mantova e provincia (www.leggendedimantova.com).

venerdì 6 gennaio 2012

Un topo dentro una lattina di Pepsi?

tratto da
http://www.corriere.it/esteri/12_gennaio_05/topo-lattina-bibita-pepsi-impossibile-si-sarebbe-sciolto_38052eb2-37a4-11e1-8a56-e1065941ff6d.shtml



CHIESTI 50MILA DOLLARI DI DANNI
Un topo dentro una lattina di Pepsi? 
«Impossibile, si sarebbe sciolto»
Illinois, un uomo trova un ratto nella bibita e fa causa,
la società fornisce una risposta inquietante


MILANO – La Pepsi questa volta dovrà affilare le proprie armi e preparare una difesa convincente per fronteggiare l’azione legale intrapresa da un signore dell’Illinois che incolpa il celebre marchio di aver lasciato un topo morto in una bottiglietta di gassosa. Ad aggravare la situazione è stata la reazione del brand, che ha scartato la bizzarra possibilità, sostenendo che se fosse vero il roditore si sarebbe dissolto.

UN TOPO, UN TOPO - Correva l’anno 2009 quando il signor Ronald Ball acquistò da un distributore una fresca lattina di gassosa della Pepsi, per l’esattezza una dissetante Mountain Dew al limone. Ma subito Ball si rese conto che c’era qualcosa di strano e il presagio sfociò presto in una terribile scoperta: un topolino morto nella sua gassosa. Ball iniziò a vomitare e si sentì malissimo, non si sa se per la suggestione del terribile ritrovamento o per le conseguenze igieniche della presenza del roditore. Ronald Ball subito si mise in contatto con un numero telefonico per segnalare il grave incidente e un esperto della Pepsi arrivò prontamente nel luogo dell’accaduto per analizzare l’animale, requisendo la prova e spiegando successivamente l’impossibilità dell’accaduto: “Il topolino si sarebbe già trasformato in gelatina se il racconto fosse vero”.

UN RISARCIMENTO PER DANNI - Lo sfortunato consumatore dell’Illinois a questo punto decide di trascinare in tribunale Pepsi, chiedendo un risarcimento di 50 mila dollari sul quale è chiamato a rispondere il giudice della contea statunitense di Madison, Dennis Ruth. A prescindere dalla dichiarazione inquietante dell’azienda, le capacità di dissoluzione della bevanda sarebbero spiegate dai cosiddetti oli vegetali bromurati, brevettati come ritardanti di fiamma e proibiti in tutta Europa. In realtà queste sostanze sarebbero consentite in maniera molto limitata negli Stati Uniti e sarebbero contenute in molte bibite, tra le quali la Fanta e la stessa Mountain Dew. Ragion per cui la tesi difensiva di Pepsi ha le sue fondamenta, anche se per certi versi l’idea del topo morto ridotto in gelatina è ancor più inquietante.

I COMMENTI – Comprensibilmente la querelle legale tra il signor Ball e Pepsi ha suscitato molta curiosità, vuoi per gli aspetti bizzarri vuoi perché si tratta di un classico caso di reputation che può nuocere non poco al marchio. Tra i commenti dei lettori c’è chi consiglia i consumatori di avere sempre una macchina fotografica sotto mano, per immortalare ipotetici topi e prove schiaccianti, e c’è anche chi polemicamente (e non sempre educatamente) fa notare lo strano comportamento di Ronald Ball, che dopo aver trovato un topolino nella sua lattina continua tranquillamente a berne il contenuto.

Emanuela Di Pasqua
5 gennaio 2012 | 16:06