lunedì 17 dicembre 2012

La leggenda metropolitana del chip nei portachiavi


Bresciaoggi 
domenica 16 dicembre 2012

 Il microchip leggenda metropolitana, però
la paura dei furti è vera


«Attenzione, attenzione, attenzione. In questi giorni nei parcheggi e nei distributori di benzina persone vi regalano portachiavi per l'auto o la moto. Non accettateli o buttateli se li avete presi: al loro interno c'è un microchip che segnala la vostra presenza in casa. Quando uscite sanno dove vi trovate. Possono così entrare nella vostra abitazione e rubare. La fonte è sicura».
Il messaggio è apparso su Facebook e subito è stato copiato, seminando allarme. Leggenda metropolitana o tutto vero? Di certo c'è che in città, a Mompiano come a Porta Trento, a Sant'Eufemia, a Brescia due, al Violino o al Sereno il passaparola nei negozi, nei bar o per strada ha fatto sì che il tutto apparisse credibile. E c'è ovviamente chi racconta che il vicino o il cugino sono stati avvicinati da immigrati dell'Est con i regali. Di concreto, il nulla.
Anni fa a spaventare la gente erano i graffiti tracciati sul portone di casa. Si parò a lungo di segni convenzionali lasciati dai ladri. Cinque cerchietti equivalevano a «casa molto buona», un rombo a «casa disabitata», un triangolo a «donna sola», una ringhiera equivaleva a «presenza di un cane». La enne che era meglio «rubare di notte», la emme «al mattino» e la d «di domenica».
MA ANCHE IN questo caso le indagini estese in tutta Italia non portarono a nulla di concreto. La leggenda metropolitana invece cavalcò l'onda.
In merito ai portachiavi regalati dai ladri, non sono mancate richieste di chiarimenti alle forze dell'ordine, ma l'impressione è che si tratti di una bufala che grazie a Facebook è corsa di paese in paese, di città in città.
È ANCHE VERO che l'aumento dei furti in casa, nei negozi e nei bar ha aumentato l'insicurezza tra la gente. Uno stillicidio continuo, nonostante l'intensificarsi dei controlli nei quartieri e nei paesi dove maggiormente i ladri hanno colpito. Le forze dell'ordine stanno agendo scientificamente per evitare che non sia un triste Natale per i bresciani. Per mesi sono stati analizzati orari, luoghi e giorni maggiormente a rischio di furto, al fine di potenziare i servizi nelle aree privilegiate dalla malavita italiana e straniera. In questo modo si cerca di tamponare le falle.
In aumento frattanto i bresciani che collegano gli antifurti di casa alle centrali delle forze dell'ordine, al computer o telefonino. In questo caso si sa del furto in diretta e si può intervenire. Il collegamento alla centrale è gratuito.F.MO.

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