martedì 30 ottobre 2012

Una supernova scoperta dal Monte Baldo


L'Arena
domenica 28 ottobre 2012

FERRARA DI MONTE BALDO. Ora sarà studiata per un anno nei centri-ricerca di tutto il mondo

Scoperta supernova:
il cielo svela altri segreti

È stata avvistata all´Osservatorio di Novezzina da due ricercatori veronesi, servirà a misurare la velocità di espansione dell´universo

Scoperta la prima Supernova targata Verona. L´annuncio arriva dall'Osservatorio del Monte Baldo, la sola struttura pubblica esistente nel Veronese, che sorge a Novezzina ed è proprietà del Comune di Ferrara di Monte Baldo. 
La rilevazione è stata fatta sulle immagini riprese domenica e martedì scorsi dal telescopio principale da due ricercatori veronesi, Raffaele Belligoli e Flavio Castellani, due soci del Cav (Circolo astrofili veronesi) che gestisce l'Osservatorio per il Comune. Subito dopo la scoperta, Belligoli e Castellani hanno predisposto il telescopio dell´Osservatorio per un´immagine di conferma del fenomeno e hanno subito inviato un´allerta all´Unione astronomica internazionale.
La sera successiva il professor Simone Zaggia e la dottoressa Lina Tommasella dell´Università di Padova, che in quel momento lavoravano al telescopio di Asiago, hanno ottenuto uno spettro della Supernova, confermandone il tipo e rivelando l´impressionante velocità dell´onda d´urto dell´esplosione che si espande a 10900 chilometri al secondo. 
La notizia ha già fatto il giro del mondo: «L´importante scoperta», fanno sapere gli studiosi, «è stata annunciata venerdì dal direttore dell´Unione astronomica internazionale Daniel Green, che ha diramato una circolare nella quale la supernova viene catalogata con la sigla “2012fm”. Di questo oggetto», precisano, «vengono forniti i dati fondamentali per i successivi studi a tutti gli osservatori e centri di ricerca». Poi precisano: «La Supernova 2012fm è esplosa in UGC 3528, una galassia a 290 milioni di anni luce da noi: è molto simile alla nostra, anche se un po´ più piccola, ma l´enorme distanza che ci separa da lei, la rende molto difficile da riprendere con telescopi amatoriali e sicuramente impossibile da osservare a occhio nudo».
Questi eventi sono seguiti con attenzione particolare: «Siamo di fronte all´esplosione di una supernova di tipo “1 a”, appartenente a una categoria di esplosioni stellari molto interessanti in quanto adoperate come “candele standard”, cioè come indicatori di distanza per misurare l´espansione dell´universo e la lontananza delle galassie». In parole semplice, conoscendo i dati sulla massima luce prodotta dall´esplosione di una supernova “1a”, se una nuova supernova è più luminosa di quella luce significa che l´espansione dell´universo sta rallentando, se invece è meno luminosa, che è in espansione. E dai calcoli fatti finora, secondo gli studiosi, l´universo si sta espandendo a una velocità accelerata. «Questa è prima supernova scoperta a Verona, risultato che non è frutto del caso”, evidenzia Raffaele Belligoli, segretario del Cav responsabile del progetto di ricerca supernove dell´Osservatorio del Monte Baldo. «In poco più di un anno, dal nostro osservatorio, abbiamo ripreso oltre 10.000 galassie e controllando, immagine per immagine, la presenza di eventuali “nuove stelle´”nelle immediate vicinanze di queste galassie. Dopo ogni scoperta», racconta, «ci muoviamo con molta velocità poiché la concorrenza è molto agguerrita e in tutto il mondo sono presenti osservatori amatoriali e professionali che cercano continuamente la luce emanata da queste esplosioni stellari tra le miriadi di galassie che affollano il cosmo. Il nostro è un bellissimo risultato».  

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