martedì 18 settembre 2012

La leggendaria città di Carpanea, da Verona alla TV


L'Arena
giovedì 13 settembre 2012 – PRIMAPAGINA
IL MITO FINISCE IN TV. La leggendaria città di Carpanea

L´Atlantide della Bassa diventa documentario Rai

La mitica leggenda di Carpanea, la città sorta in una sconfinata conca protetta dalle acque dell´Adige e del Tartaro, sarà raccontata in un documentario in onda sulla Rai in novembre. Lo scorso fine settimana, il regista Pepe, curatore dei servizi per i programmi SuperQuark, Ulisse e Geo, è stato incuriosito dalla leggenda dell´«Atlantide della Bassa» ed ha deciso di raccontarla con la telecamera. SCUDERI 39

L'Arena
giovedì 13 settembre 2012 – PROVINCIA
CASALEONE. Il regista di SuperQuark, Ulisse e Geo attratto dalla leggenda di Carpanea, la mitica città delle cento torri
L´Atlantide della Bassa diventa un documentario per Raiuno

Il filmato, con attori del gruppo teatrale Dramaten in costume sarà trasmesso a fine novembre Riprese a Cerea, Gazzo e in paese

La mitica leggenda di Carpanea, la città sorta in una sconfinata conca protetta dalle acque dei fiumi Adige e Tartaro, sarà raccontata in un documentario in onda sulla Rai a fine novembre. Lo scorso fine settimana, il regista della tv nazionale Michelangelo Pepe, curatore dei servizi di Alberto Angela per il programma SuperQuark, della trasmissione Ulisse e di Geo, è stato incuriosito dalla leggenda dell´«Atlantide della Bassa» ed ha così deciso di raccontarla con la telecamera.
La curiosità gli è scattata dopo aver ricevuto il materiale da Claudia De Fanti, storico membro della Pro loco locale e persona da sempre attenta alla valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni. «Partendo dalla storia di Carpanea e delle sue cento torri», racconta De Fanti, «si è sviluppato un percorso in grado di far scoprire e conoscere le ricchezze dei nostri luoghi, dalle tradizioni culturali alla lavorazione del riso, del radicchio ! e di altri pregiati prodotti orticoli da noi coltivati».
Il mito di Carpanea narra di una città circondata da sette ordini di mura e difesa da cento torri, con una grande diga che la proteggeva dalle acque dei maggiori fiumi che le scorrevano intorno. Un giorno il re della città, in lotta con i sacerdoti, penetrò nel tempio e trafugò la statua del dio Appo gettandola in acqua. La folla, per cercare di recuperare il simulacro di Appo, si precipitò sulle dighe per aprirle e prosciugare il bacino d´acqua. Il re, visto il disastro, impazzì, mentre la città sprofondò per sempre sott´acqua. La leggenda narra che ogni anno, nella notte di Pentecoste, chi si trova da solo lungo il fiume senta un pianto seguito dal suono di una campana: è la figlia del re di Carpanea, colei che doveva sposare il giovane capo dei sacerdoti e che ora vive sotto le acque piangendo al pensiero del suo sogno d´amore finito nel peggiore dei modi.
Tutto ciò sarà rac! contato ora ai telespettatori italiani grazie alla ricostruzione di una leggenda molto popolare nella Bassa. Attori e comparse della compagnia teatrale legnaghese «Dramaten», diretta da Nicola Pavanello, ripresi in costumi d´epoca dal regista Pepe in diversi luoghi della Bassa veronese, hanno riportato infatti in vita l´antico mistero. I set sono stati allestiti in vari punti della pianura: all´interno dell´Oasi del Brusà di Cerea, a Torretta, a San Pietro in Valle di Gazzo e a Casaleone. Per la buona riuscita del filmato sono intervenuti anche gli esperti del Centro ambientale archeologico di Legnago, l´ingegnere Stefano De Pietri del Consorzio di bonifica delle Valli Grandi e Flavia De Paoli dell´associazione naturalistica Oasi Valle Brusà.

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