mercoledì 6 giugno 2012

Tracce di templari a Quinzano di Verona

L'Arena lunedì 04 giugno 2012 QUINZANO. Gli studiosi: «L´edificio potrebbe essere stato solo acquisito dall´Ordine» Tracce dei templari sulla chiesa di San Rocco La scoperta dei tre simboli dei Cavalieri grazie all´umidità che ha fatto staccare parte di malta dalla facciata Tracce templari sotto l´intonaco. Appaiono a Quinzano nella chiesa di San Rocco dove l´umidità ha staccato alcune parti dello strato di malta lasciando allo scoperto i segni del passaggio dei «Poveri compagni d´armi in Cristo e del Tempio di Salomone», noti come Cavalieri Templari. La loro disposizione fa pensare ad una cinta che, se confermata, svelerebbe un passato della chiesa ad oggi sconosciuto. A scoprirsi sono tre croci perfettamente allineate: due sul lato nord, l´altra sul lato sud. L´ultimo restauro della chiesa risale agli anni ´50, ma la scoperta di questi simboli lascia presupporre che vi siano due strati di malta. A suggello di questa ipotesi vi sarebbe la necessità nel passato di coprire con la calce le pareti degli edifici per il timore del diffondersi di epidemie, come quella della peste. Le scoperte a San Rocco non finiscono: infatti, la chiesa ai piedi del monte Cavro potrebbe sorg! ere su resti di un tempio pagano. Una ipotesi che troverebbe conferma nella presenza di un´antica cisterna, ora interrata nel cortile interno del complesso. A questo, si aggiunge la lettura del vecchio edifico, che appare più piccolo rispetto all´attuale. Magari, insisteva su una precedente struttura. Lo si può notare dal disegno della pavimentazione che prossima all´entrata principale segna senza dubbio il muro più antico. Oggi, la chiesa ad unica navata e con cinque altari misura 36 metri ed è larga 11,20. Fu consacrata il 6 agosto 844 ed in origine era dedicata a Sant´Alessandro. All´esterno, una lapide visibile sulla parete a sud ricorda che poco distante sul colle vi era una villa romana. Sulla porta d´ingresso c´è uno stemma con una croce bianca su sfondo rosso. E´ il primo della città di Verona e risale alla metà del XIII secolo. «Si salva di più coprendo, che lasciando fuori», afferma lo scrittore e sto! rico Uberto Tommasi. «Se fosse confermata una cinta di croci ! templari non sarebbe un fatto da poco». Tanto che potrebbe essere riscritta la storia di questa chiesa quale «luogo templare» come lo sono le chiese di Santa Maria del Paradiso, Santo Stefano, San Fermo, San Giorgietto e San Giovanni in Fonte. Secondo Tommasi non vi sono dubbi: «Non si tratta di croci dei Cavalieri di Malta, poiché questi tennero le chiese sino a Napoleone. Un fatto recente dal punto di vista storico. Poi, vi sarebbero notizie. Mentre, sui templari c´è molto poco. Inoltre, hanno un diverso disegno». «I templari restavano al di fuori delle città - continua Tommasi - perché dovevano proteggere i pellegrini lungo le strade che conducevano a Roma e a Gerusalemme. Qui siamo in prossimità di strade romane. In basso la via Postumia, mentre più a nord la via Augusta. Pertanto era un luogo strategico. Nessuno può garantire che San Rocco sia templare, ma resta straordinario che vi sia al suo interno una cinta di croci templari. Come in altre chiese! certificate templari. In più, è un edificio sobrio. Una caratteristica delle loro chiese». L´interno di San Rocco non smette di stupire. «La chiesa di San Rocco conservava anche una Via Crucis di pregevole fattura», riferisce Giorgio Carli del Comitato San Rocco. «Si tratta di un´opera censita e poi trafugata da Napoleone. Oggi, al posto delle stazioni ci sono delle croci. Ma in una chiesa di così elevata importanza stupisce il fatto che non vi siano degli affreschi». «E´ strana la mancanza di affreschi, perché questi terminano con la costruzione delle chiese gotiche», prosegue Tommasi. «Pertanto, qui dovrebbero esserci alcuni affreschi e probabilmente sono nascosti sotto l´intonaco. Ma l´origine della chiesa, anche se templare resta ignota. Potrebbe essere stata solo acquisita dall´Ordine».

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