lunedì 14 novembre 2011

Contro i numeri, contro le tradizioni e contro i fantasmi!

L'Arena Clic
Thursday 10 November 2011 – CULTURA – Pagina 57
CONTROCORRENTE. La coppia che ha voluto celebrare il proprio matrimonio proprio l´11.11.11. Naturalmente alle 11 «Ma noi sfidiamo la sorte e ci sposiamo»

La donna perdipiù sceglie un palazzo con fantasma «L´ho visto: spingeva una carrozzina, buon auspicio»


La cerimonia
a Villa Nogarola
La leggenda
la vuole infestata
dallo spirito
di un sepolto vivo



Non ci si sposa di venerdì, se poi è l´11.11.11 vuol dire proprio sfidare la sorte. Lo faranno domattina, naturalmente alle 11, i veronesi Damiano Dalli Cani, fratello di chi scrive, 38 anni, e Silvia Bazziga, 37. Per non farsi mancar nulla, la cerimonia sarà in un palazzo a Castel d´Azzano che la leggenda vuole popolato dagli spiriti. La sposa è azzanese di nascita e conosce bene la storia di Villa Violini Nogarola, meravigliosa residenza del XIX secolo che ospita la sede municipale, meglio nota come il castello.
Davvero c´è il fantasma? «Io l´ho visto», dice la sposa. «Ero in seconda elementare e con la mia classe venivamo accompagnati in visita al castello. Tenevo per mano la mia amica Simonetta e a furia di chiacchiere ci eravamo ritrovate a chiudere la fila, da sole. Sentimmo alle nostre spalle come un refolo di vento. Ci voltammo e vedemmo la sagoma tutta bianca di una persona che spingeva una carrozzina! ». Forse un auspicio per le nozze e la famiglia che nasce? «Ancora oggi, se ci penso, mi sembra una cosa bella. Anche se la leggenda dice che il fantasma del castello è quello di un sepolto vivo nelle segrete».
Lo sposo ascolta esterrefatto e fa capire che su data, giorno e luogo del suo matrimonio non ha gran responsabilità. «Sono un amante dell´horror», dice. «Quando domani entrerò al castello mi raccomanderò gridando che sono un amico della sposa!»
Perché scegliere proprio questa data? «Quando ci siamo presentati all´ufficiale d´anagrafe per fissare il rito civile», raccontano gli sposi, «l´impiegato è sbiancato. “De venare e de marte, no se sposa, no se parte e non se inissia l´arte”, ci ha rimproverati in dialetto».
Davvero di martedì e venerdì è sconsigliabile parrtire, sposarsi e iniziare un lavoro? I promessi dell´11.11.11 scoppiano in una grossa risata. «Ma in effetti», confermano, «abbiamo inca! ssato commenti tutt´altro che festosi da qualche conosce! nte. Vogliamo metterla così? La nostra è una sfida alla superstizione».
Inutile evocare influssi astrali poco propizi; inutile ricordare la numerologia che traduce l´11 come il numero del peccato e scova il diabolico 6 nella somma dei numeri della data. «Echissene...» ridono gli sposi. Anzi lei, visto che snobba il proverbio di casa, ignorerà anche quello inglese, che vuole per la sposa il giorno delle nozze «something old, something new, somethind borrowed, something blue». Domani indosso niente di nuovo, niente di vecchio, niente di prestato e niente di blu.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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