lunedì 25 febbraio 2013

Cacciatori di fantasmi al castello di Bevilacqua


L'Arena
venerdì 22 febbraio 2013


BEVILACQUA. Dopo il Palazzon del diaolo, un altro gruppo di esperti verificherà se vi siano « anime» nel maniero 

I «ghost hunters» al castello
alla ricerca della bella Felicita

Anche questo team, come quello che esplorò le segrete della villa di Sorgà userà speciali strumenti di rilevazione e resterà in contatto chat con chiunque lo voglia


Lo hanno confermato i proprietari, lo hanno assicurato i sensitivi ed alcuni ospiti hanno dichiarato di averle addirittura viste.
All'interno delle mura del Castello di Bevilacqua vivrebbero numerose «anime» e, ogni tanto, si divertirebbero pure a fare qualche dispetto come spegnere e riaccendere le luci, camminare nelle stanze vuote oppure aprire le finestre dei balconi in piena notte. Nessuno, però, è mai riuscito a dare una prova tangibile della loro esistenza.
Questo mistero avrà presto fine perché domani, dalle 22, all'interno del Castello si svolgerà il sopralluogo del Gruppo investigativo attività paranormali di Roma. I Ghost hunters (letteralmente «cacciatori di fantasmi», com'è chiamato chi si occupa di questo tipo di indagini) cercheranno le eventuali anomalie del luogo dando, innanzitutto, una spiegazione logica agli eventi e, nel caso questa non venga trovata, documenteranno gli accadimenti nel modo più chiaro possibile per poi analizzare il materiale raccolto.
Attivo dal 2011, il gruppo di Roma ha svolto numerose indagini in tutta Italia, sia in castelli ed edifici storici che in abitazioni private e fa parte dell'associazione italiana Ghost Hunting, che riunisce i team nazionali più seri ed attivi di Ghost hunters.
«La maggior parte del tempo, un ghost hunter lo impiega nella ricerca di luoghi interessanti nei quali poter svolgere le indagini», spiega Gian Paolo Peroni, fondatore del gruppo. «Monitoriamo, regione per regione, i luoghi menzionati in storie e leggende locali, seguendo anche le segnalazioni che ci giungono sul nostro sito. Nel caso di Bevilacqua abbiamo letto delle leggende riguardanti la contessa Felicita e dello spirito inquieto di Alessandro Bevilacqua».
L'attrezzatura utilizzata per l'indagine sarà tecnologicamente all'avanguardia.
«Ci avvarremo di telecamere ad infrarossi e ad ultravioletti, fisse e mobili, per riuscire a monitorare gli ambienti del castello con un campo visivo maggiore rispetto all'occhio umano. Verrà utilizzata una termocamera di ultima generazione per effettuare riprese e fotografie termiche che esalteranno eventuali fonti di calore difficilmente percepibili. Inoltre, verranno utilizzati sensori di movimento, rilevatori di campi elettromagnetici, misuratori di vibrazioni, registratori digitali e rilevatori di ultrasuoni», ha proseguito Peroni.
L'approccio utilizzato nel ghost hunting è quello di instaurare un vero e proprio dialogo con le eventuali entità. «Non esiste un manuale di istruzioni da seguire alla lettera, non c'è un approccio giusto o sbagliato. Noi cerchiamo di approcciarci alle eventuali entità, analizzando i loro comportamenti tenuti nella vita terrena, come il carattere, i modi di fare e i modi di rapportarsi agli altri, rispettando comunque un mondo che a noi ad oggi è ancora poco conosciuto».
L'indagine non sarà aperta al pubblico, ma sarà possibile assistere online sul sito www.giaproma.it alla voce «giap live» dove, attraverso la chat, si potrà anche interagire con i ghost hunter esprimendo le proprie opinioni, domande, consigli e anche critiche. La chat sarà monitorata in tempo reale da una persona del gruppo, che comunicherà le segnalazioni agli altri membri. 


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