lunedì 9 maggio 2011

Leggende del Veneto e di Verona

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http://www.ilcomuneinforma.it/viaggi/7190/leggende-del-veneto/



Il Veneto, una regione Italiana, si trova nella parte Nord-Est del nostro Stivale. Il suo territorio comprende una zona litoranea bagnata dal Mar Adriatico, una zona piana, le Prealpi Venete comprendenti il Monte Baldo i Monti Lessini l’Altopiano di Asiago e il Monte Grappa. Altre zone Venete sono le Dolomiti Orientali e le Alpi Carniche. Ospita il lago di Garda e il fiume Po.

La leggenda in assoluto più bella della regione è “lo specchio di Misurina”. C’era una volta un papà (Sorapis) e una bambina (Misurina), il papà era un gigante mentre la bimba piccola piccola. Ma la piccola poteva prendere in giro il papà perché lui era troppo buono con lei e lei ne approfittava diventando sempre più stizzosa e insolente. Al castello tutti la evitavano e il papà non sapeva cosa fare. Il difetto più grande di Misurina era la troppa curiosità, voleva sapere e vedere tutto.
Un giorno la nutrice le disse che esisteva lo specchio “tuttosò”, dove chi si specchia sa immediatamente tutto ciò che vuole. La piccola lo chiese al papà ma lui le rispose che lo specchio apparteneva alla Fata del Monte Cristallo così, dopo tanto piangere della figlia, lui si mise in cammino per andarlo a prendere. Disse tutto alla Fata che conosceva di fama Misurina. In cambio dello specchio, la Fata chiese al gigante di diventare una montagna che la proteggesse dal sole.
Lui accettò, la fata prese lo specchio, ma poi vide la sua faccia e gli disse di dire tutto alla figlia: “se lei accetta di farti diventare una montagna per lo specchio allora lo diventerai, altrimenti mi dovrai riportare lo specchio.” La figlia accettò, prese lo specchio ma quando il padre si trasformò in montagna (quella che adesso sta di fronte il Monte Cristallo) lei si alzò sulla sua punta e vedendolo si buttò giù e il padre iniziò a piangere. Così si formò il lago ai piedi della montagna.

Altra leggenda bella è “la Leggenda dell’Arena di Verona”. Un tempo a Verona viveva un signore ricchissimo che, per aver commesso un grave delitto, fu condannato a morte. Lui cercò di aver salva la vita in cambio dei suoi beni, ma non ci riuscì e così le guardie gli proposero di costruire un edificio enorme in una notte in cambio della vita. I soldi bastavano, ma il tempo no. Allora strinse un piatto con il diavolo: il diavolo costruiva l’edificio e lui gli donava la sua anima.
I demoni lavoravano senza tregua ma l’opera era quasi terminata che scoccò l’ora del mattino e alcuni massi rimasero là, quasi sospesi in aria. I diavoli, spaventati dal suono delle campane, fuggirono e tornare all’inferno. Ma l’arena stette là, le autorità ne rimasero contente e il ricco signore fu salvo. In verità l’Arena fu costruita dai Romani e parzialmente distrutta durante le invasioni barbariche.

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