martedì 4 marzo 2014

La fuga della Regina italiana Adelaide attraverso il mantovano


Quale fu il percorso della Regina italiana Adelaide nel 950 d.C. dopo la sua fuga da Garda e dal vassallo Berengario che l’aveva imprigionata? Attraversò a cavallo i monti tra Solferino e Castiglione? Scese in barca lungo il Mincio e si rifugiò nelle foreste dei laghi di Mantova? Oppure queste sono solo alcune delle tante leggende che ammantano la figura di questa sovrana, divenuta anche imperatrice e santa?

A riproporre questi e altri quesiti è il libro “Adelaide, una leggenda svelata, fresco di stampa, della giornalista mantovana Simona Cremonini che, scoperto un manoscritto inedito e di autore anonimo del 1895, ha voluto riaccendere i riflettori su una delle figure femminili più profonde e intriganti del periodo alto medievale: Adelaide di Borgogna, sposa di Lotario II e regina d'Italia, poi moglie di Ottone e imperatrice di Germania, e infine Santa della Chiesa Cattolica.

Dopo la morte del re e primo marito per opera del vassallo Berengario II, Adelaide fu imprigionata a Garda, nella fortezza che un tempo sorgeva sulla Rocca veronese, proprio da Berengario: egli voleva così convincerla a sposare il figlio, Adalberto, per dare legittimità alla corona di cui si era impossessato.

Il libro perduto e recuperato, ora edito in una nuova versione da Delmiglio Editore di Verona, racconta in forma narrativa le vicende di quei giorni misteriosi in cui Adelaide fu portata in salvo, attraverso il territorio della Lugana e il Mincio, dal suo confessore Padre Martino e da due pescatori, complice la Provvidenza divina.


Anche Mantova, secondo gli storici, ebbe un ruolo in questa vicenda avventurosa: pare infatti che fu il Vescovo di Mantova a favorire la protezione di Adelaide da parte del Vescovo di Reggio e del feudatario della Rocca di Canossa, Alberto Azzone, antenato di Matilde di Canossa, il quale mandò un drappello dei propri bravi per prelevare Adelaide dal basso lago di Garda e portarla fino a Canossa, attraversando anche i monti di Solferino e di Castiglione delle Stiviere.
Altra ipotesi suggestiva è che Adelaide sia giunta a rifugiarsi in una delle foreste accanto ai laghi di Mantova, da cui fu prelevata sempre da Azzone e dai suoi uomini: forse si trattava della antica Sylva Arimannorum, oggi Romanore, o, come aveva già suggerito il breve romanzo “L’anello della Regina Adelaide” di Lilia Isoldi Neroni, di un luogo vicino all’antica Isola Muricola, situata tra le acque del Po e del Lirone, oggi il Polirone, l’abbazia preferita dalla discendente di Azzone Matilde di Canossa.

Il libro “Adelaide, una leggenda svelata” sarà al Mantova Comics 2014 il 7, 8, 9 marzo con l’autrice Simona Cremonini presso lo stand “Autori Fantasy”, dove saranno in vendita anche “Misteri Morenici” (viaggio tra i misteri e le leggende delle colline dell’alto mantovano), “La paura danza in collina”, “(I) racconti fantastici del Garda”, “Leggende curiosità e misteri del lago di Garda”.

Simona Cremonini parteciperà inoltre all’interno della manifestazione alla tavola rotonda "Fantasy e dintorni, con gli Autori fantasy", sabato 8 marzo dalle 14,00.

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