L'Arena
lunedì 10 dicembre 2012
CHIESA E LIBRO. Un mix tra guida artistica e un cammino di catechesi
Con l´unicorno Fermino
alla scoperta di San Fermo
Otto capitoli per scoprire la chiesa di San Fermo. Gli amici del museo diocesano d´arte hanno realizzato un libro che «può essere vissuto come una sorta di catechismo», ma che è anche «una guida storico-artistica e religiosa». A raccontare il passato della chiesa dei Santi Fermo e Rustico è un personaggio di fantasia: Fermino. Un unicorno. Anche se, questo fantastico animale è per davvero rappresentato all´interno di San Fermo: si trova nella chiesa superiore, sopra la porta della sacrestia. E ve ne sono almeno altre 10 raffigurazioni. La sua «insolita» presenza non deve stupire, poiché questo animale di cui si raccontano meraviglie già nell´antichità diventa con il cristianesimo simbolo di Cristo, dell´innocenza, della purezza e della castità.
Così, il simpatico Fermino introduce al primo capitolo del volumetto dove si narra la storia dei santi Fermo e Rustico, della chiesa a loro dedicata e qualche curiosità. Si prosegue con una spiegazione più dettagliata di alcune parti dell´interno della chiesa superiore a cui si aggiunge un intero capitolo sul Mausoleo Brenzoni. Poi, l´altare dei «Marangoni», cioè dei falegnami, il pulpito, l´altare di San Raffele, l´altare maggiore e il tornacoro. Una sezione è dedicata alla Santissima Trinità e a come è rappresentata nelle opere degli artisti. «Questo libro può essere letto in due modi», spiega don Tiziano Brusco, parroco di San Fermo e direttore del Museo diocesano, «è una guida per chi desidera conoscere meglio alcuni aspetti della chiesa e può essere un cammino di catechesi per i più giovani con la guida di un adulto, per spiegare, pregare e vivere meglio il periodo dell´Avvento e la festa del Natale».
Il libro è stato realizzato dall´associazione «Amici del Museo diocesano d´arte San Fermo Maggiore». Il percorso ed i testi sono di don Tiziano Brusco, le filastrocche, l´editing e la cura editoriale di Lorenzo Gobbi, i disegni di Susanna Bragantini, le fotografie di Marcello Brentarolli, il progetto e la realizzazione grafica di Laura Arnaldi. M.CERP.
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