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domenica 29 gennaio 2012 – PROVINCIA
CEREA. Timori tra i residenti per i numerosi roditori che dal parco delle Vallette si spingono fino al cuore del paese
Le nutrie «a spasso» in centro
Gli animali invadono abitazioni e i giardini di asilo e casa di riposo Il sindaco ha allertato la Provincia per risolvere l´emergenza in atto
Le nutrie invadono il centro storico della città del mobile. Giorno dopo giorno, sta diventando sempre più insostenibile la situazione denunciata dai residenti del capoluogo che vedono questa sorta di topo gigante - arriva a misurare fino a 60 centimetri - farsi sempre più coraggioso e spingersi all´interno di abitazioni e luoghi pubblici e privati. Tutto questo proliferare di roditori è imputabile al parco delle Vallette: lo splendido polmone verde della città è infatti un luogo ideale per la riproduzione delle nutrie. Basta sostare all´interno del parco al calare del sole per vedere spuntare una quantità impressionante di questi animali, che scorazzano nell´erba.
Non ci sarebbe niente di male se non fosse che questi roditori costruiscono innanzitutto le proprie tane a ridosso degli argini del Menago, rendendoli così franosi e molto pericolosi. E quando hanno fame - sono una specie erbivora - non esitano poi ad invadere i campi di mais provocando gravi danni anche all´agricoltura del territorio. La novità, al centro di timori e vivaci proteste, è che le nutrie sono state avvistate di recente nel giardino dell´asilo «Grigolli-Bresciani» e nel parco dedicato ai malati di Alzheimer ospiti della casa di riposo «De Battisti», a due passi dal parco delle Vallette. Tra i testimoni di queste incursioni c´è anche l´ex presidente dell´istituto anziani Alberto Bronzato: «Ogni tanto vado a prendere la mia nipotina all´asilo e pochi giorni fa, mentre l´aspettavo, io ed alcune mamme abbiamo visto diverse nutrie nel giardino della scuola. Non è una cosa piacevole e se non verranno presi provvedimenti adeguati c´è chi è intenzionato a lasciare a casa dall´asilo i figli». Bronzato, poi, aggiunge: «Le nutrie sono arrivate anche nel cosiddetto parco Alzheimer della casa di riposo e se continua così potrebbero diventare un grave problema anche per gli ospiti dell´istituto». In municipio conoscono benissimo la situazione, tanto che l'assessore all´Ecologia Rosetta Salmaso non esita a mostrare i carteggi che dal 2007 intercorrono costantemente con gli uffici della Provincia per trovare una soluzione al problema. «Per qualche anno è stato fatto un piano per l´abbattimento delle nutrie, ma negli ultimi tempi non mi risulta che sia stato ripetuto», spiega Salmaso. «I nostri cacciatori non possono sparare ai roditori all´interno del parco», prosegue, «perché è troppo vicino al centro urbano e si creerebbero rischi per l´incolumità delle persone. Ci è stato consigliato di utilizzare delle trappole, ma nemmeno così la faccenda si risolverebbe».
Alla luce di un sopralluogo al parco delle Vallette, il sindaco Paolo Marconcini ha chiesto alla Provincia di intervenire. «Nel 2008, quando le leggi lo consentivano, avevamo finanziato i cacciatori per l´acquisto delle cartucce, oggi noi non possiamo più intervenire direttamente, l´unica autorizzata a fare qualcosa è la polizia provinciale che la prossima settimana farà una battuta di caccia nel parco», spiega il primo cittadino.
«L´unica soluzione sarebbe quella di intervenire in maniera sistematica e organizzata visto che le nutrie si riproducono molto velocemente. Non bisogna abbatterle tutte ma fare in modo che il loro numero sia congruo alle dimensioni del territorio che le ospita», conclude Marconcini.
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