Sona, restauro per la guglia della strega
SONA. In paese si racconta che la struttura era la casa della megera buona Guglielmina. Rimetterla a nuovo costerà al Comune 65mila euro. La torre circolare risale al 1834, è alta dieci metri e ha una leggenda. Fu costruita come belvedere tra le piante del parco di villa Trevisani
05/11/2011
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La guglia della strega Guglielmina verrà restaurata
Sona. La guglia della strega Guglielmina verrà finalmente rimessa in sesto. Il progetto del restauro conservativo è già sulla scrivania del sindaco Gualtiero Mazzi e le spese per i lavori, pari a circa 65mila euro, verranno sostenute anche grazie ad un contributo regionale.
La torre circolare, situata in cima ad una collinetta nel parco di villa Trevisani, fu eretta nel 1834 e, per il suo valore storico ed architettonico, può senza dubbio essere considerata uno dei principali simboli di Sona.
Nata come belvedere, fu probabilmente utilizzata anche come punto tattico di osservazione militare. Per accedere alla sua sommità, a quasi 10 metri di altezza, bisogna salire prima i 12 gradini posizionati ai suoi piedi, e poi la scala a chiocciola che la circonda esternamente. Da molti anni è pericolante e a dispiacersene sono anche i bambini che frequentano la scuola materna, di cui villa Trevisani è oggi sede.
La guglia è infatti rivestita da un alone di leggenda. Si narra che, tanto tempo fa, al suo interno, vivesse una simpatica strega, di nome Guglielmina. Le sue divertenti avventure sono oggetto della fiaba musicale «Guglielmina e il Din Don Dan perduto», scritta da Fabrizio Olioso e pubblicata nel 1999.
Qualche anno dopo, l'associazione Cavalier Romani ha deciso di dare un seguito alla storia, con la stampa di un nuovo libretto intitolato «La strega Guglielmina», scritto da Elisa Anti e illustrato da Manuel Malesani. Qui si racconta di come, alla fine, la leggendaria abitatrice della guglia si fosse innamorata dello stregone Guglielmo, scegliendo di partire con lui «per andare a vivere lontano lontano», e di come avesse salutato il paese, ammonendolo di non dimenticarla.
La sua casa, oggi inaccessibile, verrà ristrutturata entro l'anno prossimo, almeno secondo gli auspici dell'amministrazione. L'obiettivo degli interventi citati nel progetto è quello di «eliminare le cause del degrado materico e strutturale e ridare al monumento la sua connotazione architettonica e storica».
Previe opportune verifiche, inoltre, la guglia potrebbe tornare a svolgere l'originaria funzione di belvedere, e, pertanto, accogliere i visitatori che vorranno vedere il panorama dall'alto dei suoi dieci metri di altezza.
Già nel 2010, su iniziativa dell'assessore Amedeo Rossi, il Comune di Sona aveva aderito alla costituzione del partenariato pubblico-privato denominato «Terre del Custoza», per la partecipazione ad un bando regionale, che beneficia di finanziamenti del Fondo Sociale Europeo e che riguarda la promozione e l'attuazione di specifiche strategie di sviluppo turistico-rurale nella zona compresa fra Verona e il Lago di Garda.
Nel partenariato, inoltre, sono coinvolte anche le amministrazioni di Sommacampagna, Valeggio, Bussolengo e Villafranca, oltre che molti enti privati.
«Poiché l'obiettivo è quello di valorizzare e rivitalizzare alcuni aspetti del nostro territorio», afferma il sindaco Mazzi, «noi abbiamo pensato anche alla sistemazione della guglia, che per Sona è indubbiamente una costruzione simbolica. Anni fa, ero rimasto ammirato da questa torre, e mi ero chiesto quando mai avremmo avuto le risorse per ristrutturarla. Ora le abbiamo trovate e questo epilogo della vicenda mi dà molta soddisfazione».
Forse, in qualche luogo lontano, dove la realtà si confonde con la fantasia, anche la strega Guglielmina accoglierà con gioia la notizia del restauro. La sua casa e la sua leggenda non sono state dimenticate.
Federica Valbusa
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