lunedì 9 maggio 2011

Invasione di mosche a Vigasio - Verona

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA
Venerdì 06 Maggio 2011 PROVINCIA Pagina 31
VIGASIO. È tornata in questi giorni la «piaga» che affligge il paese. Abitanti barricati nelle case e uffici pieni di insetti


Mosche, sette anni di invasioni
Ora si accusa un allevamento


Il leghista Nardi lancia attacchi a un centro avicolo nell'area sud Ma l'azienda del gruppo Monaldi è in regola dopo tutti i controlli

Da almeno sette anni il paese lotta contro le invasioni di mosche. Prima, sotto accusa finivano gli spargimenti di pollina, effettuati dai contadini per concimare i campi. Negli ultimi tempi, dopo l'emanazione delle ordinanze comunali di divieto, l'attenzione si è concentrata sugli allevamenti avicoli. Uno stabilimento in particolare, da vari anni è al centro delle proteste. È il grande allevamento avicolo del gruppo Monaldi, a sud del paese, sulla strada per Nogarole. Sebbene le verifiche periodiche, disposte dal Comune nell'azienda, non abbiano fatto emergere irregolarità, c'è chi imputa proprio all'insediamento le ondate di mosche che, puntualmente, invadono varie zone del paese.

Andrea Nardi, presidente del Movimento scaligero-Verona sociale, ed esponente della Lega nord,! è giunto al punto di chiedere, al sindaco Daniela Contri, la chiusura dell'allevamento. Nella sua casa in via Aldo Moro, Nardi di mosche ne ha uccise a centinaia nelle ultime settimane.
«Il problema delle mosche, in questi giorni, è preoccupante», ha spiegato Nardi, attraverso un comunicato, «e, oltre a costringere buona parte dei vigasiani a barricarsi in casa, gli insetti stanno riempiendo esercizi pubblici, come la farmacia comunale, gli alimentari e gli ambulatori medici. Creano una preoccupante emergenza igienico-sanitaria, a cui le autorità preposte devono porre rimedio».

Nardi, che l'anno scorso propose, provocatoriamente, l'idea di una «class-action», cioè una causa collettiva contro il problema, ha raccontato: «Ci sono arrivate parecchie segnalazioni dai cittadini per questo disagio, e alcune foto dello stabilimento avicolo della Monaldi, con i portoni spalancati e le carcasse dei polli morti, all'ester! no delle porte».
Poi ha evidenziato che il rappresent! ante dell'Ulss 22 «non ha partecipato agli incontri da noi sollecitati con il Comune e la Provincia, per affrontare la questione». Quindi ha concluso: «L'unico ente, in grado di emanare provvedimenti igienico sanitari è il Comune. Per questo domandiamo all'amministrazione, con il supporto della Provincia, un atto di coraggio per difendere i propri cittadini, e di chiedere, per emergenza di carattere igienico sanitario, la chiusura della ditta Monaldi che, a questo punto, consideriamo l'unica soluzione possibile».

Nelle scorse settimane la vicenda della proliferazione delle mosche in paese, fu discussa in Provincia, in una riunione a cui presero parte Nardi, il vicepresidente della Provincia Fabio Venturi con i tecnici dell'ente, l'assessore Eddi Tosi e il consigliere comunale Giovanni Mantovani. Nell'incontro emerse che, nonostante il dialogo instaurato negli anni dal Comune con la ditta, la moltiplicazione persiste, in coincidenza con le fasi di! svuotamento delle vasche di liquami dell'azienda. La Provincia comunicò a Nardi che è in corso l'iter per il rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l'allevamento. I funzionari di Palazzi scaligeri rese noto che tutte le osservazioni potranno essere presentate, nella riunione per il rilascio del provvedimento, prevista nelle prime settimane di maggio.

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