L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA
Venerdì 23 Settembre 2011 PROVINCIA Pagina 33
BOVOLONE. È stata dimessa ieri mattina l'ottantaseienne aggredita da insetti aggressivi
L'anziana aveva 300 punture su tutto il corpo
Salvata da suo figlio, è arrivata al pronto soccorso piena di gonfiori e sanguinante; all'ospedale curata con più dosi di antistaminici
È stata dimessa già ieri mattina la signora S.V., 86 anni, aggredita l'altro giorno nel suo giardino da uno sciame inferocito di cosiddette «api terraiole». Così le hanno chiamate i vigili del fuoco, quando sono intervenuti nell'abitazione della donna, ma a distanza di 24 ore non si esclude che gli insetti che hanno attaccato la pensionata possano essere stati «vespe scavatrici». Solo un esame più approfondito di un esemplare - cosa che non è stata ancora fatta - potrà chiarirlo. L'anziana è tornata a casa dopo una nottata passata al pronto soccorso, dove le sono state sommistrate flebo di antistaminici per contrastare l'effetto del veleno delle innumerevoli punture. Secondo il personale medico che l'ha soccorsa, la donna aveva 300 punture dis! seminate su tutto il corpo, alcune sanguinanti.
La signora è rimasta sotto osservazione per 15 ore: si è dimostrata una molto forte fisicamente perché, comunque, tutte quelle punture, anche in un soggetto non allergico, avrebbero potuto provocare serie conseguenze.
Quando i medici l'hanno presa in cura mercoledì pomeriggio hanno riscontrato un diffuso gonfiore, ma non hanno trovato alcun pungiglione degli insetti e proprio questo particolare fa pensare che a pungerla siano state vespe, che non rilasciano il pungiglione, iniettano meno veleno, ma possono pungere più e più volte. Le punture erano concentrate soprattutto sul capo e sul collo, e poi sulle braccia, ma non solo: alcune avevano raggiunto anche la schiena, infilandosi fin sotto alla maglietta e gli indumenti.
«Stamattina», racconta il figlio, «appena arrivata a casa, si è data da fare in faccende domestiche: è fatta così, non sa stare ferma. Ma si! è subito stancata e si è dovuta mettere a letto. Ha! molto dolore, malgrado le creme che le hanno prescritto. Ieri, se non arrivavo in tempo, poteva rischiare di morire, perché continuavano a pungerla e a pungerla. La pelle è martoriata, ma sa resistere al dolore. Pericolo è scampato: adesso aspettiamo che arrivi il freddo per scavare e dissotterrare la colonia di insetti che, pare, può scavare nidi a una profondità di un metro».
L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA
Giovedì 22 Settembre 2011 PROVINCIA Pagina 29
BOVOLONE. La donna stava lavorando in giardino quando ha disturbato un nido sotterraneo
Un'anziana aggredita da uno sciame di api
La pensionata non è riuscita a reagire alle punture e si è seduta a terra in balia degli insetti terricoli Colpiti anche la nipote e il figlio, accorsi ad aiutarla
Una signora di 86 anni, S.V., è finita ieri pomeriggio all'ospedale dopo essere stata punta da un intero sciame di api inferocite, che l'hanno aggredita mentre metteva a posto i fiori nel giardino di una villetta bifamiliare in via Petrarca, 12 a Bovolone, dove vive con i figli, nuore e nipoti.
Vista l'età, la signora non ha avuto la forza e l'agilità di scappare quando si è accorta di aver rimosso lo sciame: era chinata per mettere a posto il giardino e, dopo le prime punture, si è ritrovata seduta a terra incapace di rialzarsi, avvolta da una nuvola di api molto aggressive. Ben presto l'ottantaseienne aveva, secondo il racconto dei soccorritori, gambe, braccia, collo e viso completamente ricoperti da api e la pelle martoriata dalle punture! , alcune delle quali sanguinavano vistosamente.
Sono passati alcuni istanti terribili per lei, prima che le sue grida di aiuto, peraltro sempre più flebili venissero sentite dai parenti. La prima ad accorrere è stata una giovane nipote che ha fatto un primo tentativo di trascinarla un po' più lontano dal nido d'api, ma senza successo: anche la ragazza è stata aggredita dagli insetti inviperiti ed è scappata. Sentendo le urla, a quel punto è arrivato in soccorso il figlio maggiore della anziana donna. «Ho visto mia madre a terra ricoperta di api, incapace di reagire e difendersi. Ho preso la canna per innaffiare e sono riuscito ad allontanare gli insetti con lo spruzzo di acqua quel tanto che basta per portarla in salvo. Mi sono preso una decina di punture anch'io, ma non è niente rispetto a mia madre ne avrà prese forse un centinaio, non so quante». Nel frattempo, qualcuno ha chiamato il 118 che ha mandato una ambulanza: ! l'anziana signora è stata soccorsa sul posto e poi ricove! rata al pronto soccorso dell'ospedale San Biagio di Bovolone dove è arrivata ancora cosciente.
Era molto provata tuttavia, per fortuna, non in stato di shock anafilattico e ancora vigile. L'anziana è stata sottoposta alle terapie del caso e per prima cosa le è stato somministrato del cortisone per contrastare gli effetti delle punture.
I parenti della donna erano ottimisti sul decorso della drammatica avventura, perché la signora non aveva mai manifestato allergie verso le api, cosa che le sarebbe stata fatale. Sul posto, in via Petrarca, sono arrivati i vigili del fuoco di Verona per un intervento di disinfestazione.
Dopo un primo sopralluogo, si sono resi conto però che nel circondario non c'era alcun un alveare, ma si trattava di api terricole, che fanno il loro nido nel sottosuolo e quindi sono insetti molto difficili da debellare se non con scavi profondi da effettuare in periodo invernale.
I pompieri sono intervenuti spruzzando del! le sostanze che hanno tramortito le api, ma purtroppo solo quelle in superficie perché, a quanto pare, il resto dello sciame si è messo in salvo, ben nascosto nelle cavità del giardino.
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