L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA
Mercoledì 23 Marzo 2011 PROVINCIA Pagina 32
LEGNAGO - CEREA. L'associazione ceretana «Villa Viola delle Gatte» ha istituito un registro per annotare le sparizioni
Decine di gatti spariti da casa?
C'è il «Chi l'ha visto» dei felini
Le denunce dei proprietari dei mici scomparsi verranno inoltrate alle forze dell'ordine Gli animalisti temono che i gattini vengano rapiti per essere cucinati o per riti esoterici
Sarà una sorta di «Chi l'ha visto» in chiave felina ad occuparsi delle decine di gatti domestici scomparsi negli ultimi mesi in tutta la Bassa. Mentre si sommano le denunce da parte dei proprietari di soriani, persiani e meticci che non sanno più che fine hanno fatto le loro bestiole, «Villa Viola delle Gatte» - un'associazione culturale sorta nei primi mesi del 2009 in via Vittorio Emanuele II a Cerea su iniziativa di Fiammetta Rettondini e di suo marito Mauro Capellari, che spazia dagli eventi artistici alle attività ludico-didattiche ai progetti a salvaguardia dell'ambiente e degli animali - ha istituito un apposito «Registro delle scomparse» dove verranno annotati, con tanto di data della sparizione, razza ed indiri! zzo del padrone, i gatti che di punto in bianco non sono più rincasati.
«Questa iniziativa», spiega Capellari, che nella sua abitazione ospita ben 19 gatti, «ci è stata suggerita dalle numerose segnalazioni che abbiamo raccolto informalmente nell'ultimo anno e mezzo da parte di proprietari disperati per l'improvvisa scomparsa del proprio gatto. Basti pensare che, solo tra Legnago e Cerea, nel giro pochi mesi sono svaniti nel nulla una quindicina di felini, molti dei quali indossavano una medaglietta con recapito telefonico». Di fronte ad un allarme senza precedenti, che sta alimentando timori e proteste, è nata perciò l'idea di realizzare un censimento. «Con l'intento», informa Capellari, «di fornire poi alle forze dell'ordine una serie di informazioni circostanziate affinchè adottino le misure necessarie a contrastare questo strano fenomeno dietro al quale potrebbero celarsi anche pratiche ignobili.
Tutto l! ascia infatti presagire che l'anomala catena di sparizioni non! sia frutto dell'ennesimo «killer dei gatti» visto che non sono stati rinvenuti in giro nè bocconi avvelenati, nè gabbie-trappola nè tanto meno i corpi senza vita dei mici spariti. «La nostra maggiore preoccupazione, anche se solo a dirlo fa male», confida Capellari, vice presidente del sodalizio arrivato a contare una trentina di iscritti, «è che i gatti vengano rapiti per essere mangiati come succedeva in passato in tempo di carestia quando non si sapeva cosa mettere in tavola». Un sospetto condiviso anche da Mariella Zamperlin, vice presidente della Lega nazionale per la difesa del cane di Legnago, che è subissata di denunce, specie da parte di proprietari di gatti di Villa Bartolomea e Vangadizza, al pari degli attivisti di «Villa Viola», che si possono contattare ai numeri 348.22.05.811 e 334.94.27.468.
«È l'unica spiegazione possibile», commenta l'animalista, «per giustificare que! sta situazione allarmante di cui nella Bassa non si avevano ricordi. Anche se, per la verità, non è l'unica ipotesi poichè si sta diffondendo la deprecabile abitudine di sacrificare i gatti per riti esoterici o come esche per addestrare i cani»© RIPRODUZIONE RISERVATA
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